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calma piatta sopra una grande rabbia

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CALMA PIATTA SOPRA UNA GRANDE RABBIA

CALMA PIATTA Dopo l’uragano del 24 ottobre 2024 ed il suo carico di indignazione e-spresso dalla Città di Ceccano attraverso la partecipata manifestazione del 3 novembre mi sembra di cogliere una preoccupante calma piatta.
Il dato incredibile e sconcertante riguarda il fatto che il partito socialista ed il PD sono spariti dalla circolazione; da tempo queste forze non hanno alcun confronto diretto con i cittadini, limitandosi a qualche sporadico e generico comunicato ed addirittura scaricando le loro contrapposizioni interne sul  dibattito politico cittadino.
A rompere l’assurdo silenzio e l’esteso tatticismo, fortunatamente, si ripropongono come forze di proposta e legame con i cittadini proprio quelle organizzazioni che finora non hanno indicato propri candidati a sindaco.
Provo a ricordarle: Ceccano 2030, Progresso Fabraterno, Pro Loco e Rete delle Associa-zioni, Comitato dell’acqua. Il Collettivo Ceccano 2030, durante una rendicontazione sulle attività svolte dopo un anno di attività, ha fatto presente di essersi incontrato addirittura 18 volte con i cittadini su vari temi e tanti bisogni.
Qualcuno mi ricorderà che per rompere l’immobilismo sono state avanzate quattro (au-to)candidature a sindaca/o. Gravitanti, però, tutte attorno alla stessa area politica.
L’insieme di tali proposte, però, più che avviare impegnativi confronti ha generato più criti-che che sostegni ed addirittura ha raffreddato le tante speranze e richieste di unità ed indotto alcuni a ipotizzare pericoli di nuove sconfitte.
Ritengo che la politica sia una scienza quasi esatta e alla stessa non possono richiedersi miracoli. Non esiste un destino cinico e baro.
Tali (auto) candidature sono figlie di una passato di errori, di conflitti e risentimenti personali duri a morire, ancora oggi, purtroppo, non superati.
I riferimenti negativi vanno dal 2011, sono proseguiti con le elezioni del 2012, lo scioglimento del 2014, lo svolgimento delle primarie ed il tradimento delle stesse nel 2015, l’impazzimento delle elezioni del 2020. L’inconcludenza e la mancanza dei rapporti con i cittadini, oltre che una permanente frammentazione in questi ultimi anni.
Un anno fa raccolsi 40 articoli scritti in tali periodi che pubblicai e feci conoscere alle persone più impegnate nella battaglia politica. Tali articoli non avevano lo scopo di dare ragione a qualcuno ma solo ricordare quanto era successo.
Volevano ed ancor oggi vogliono evidenziare il “terreno minato“ e quindi da affrontare con cura.
Seguito fermamente a pensare che le forze politiche possono superare il passato di polemiche e sconfitte solo con un nuovo e diretto rapporto con i cittadini intercettando i bisogni emergenti e provandoli a risolvere.
A chi ancora non si da pace per le tante frammentazioni esistenti propongo di leggere questi interventi perché potrebbero aiutare non a risolvere ma a capire le difficoltà ancora presenti.https://www.loffredi.it/per-una-politica-seria-ed-efficace.html
Io comunque non mi iscrivo al partito dei catastrofisti, non prevedo nuove sconfitte ma, ritenendo che nessuno dei quattro ritirerà la propria candidatura, almeno nel breve periodo, proverò a trasformare le quattro candidature e quelle che potrebbero venire successivamente, non come limiti o autogol ma, a determinate condizioni, in opportunità.
A parte che invito chi ha delle legittime aspettative a diventare sindaco/a a farsi proporre perché prima i cittadini avranno il quadro esatto delle offerte politiche a disposizione e meglio potrebbero essere le scelte.
Tutti i candidati vorrei che tenessero conto che il primo punto da affrontare è quello di ri-muovere quel diffuso stato d’animo dei cittadini che ritiene tutti uguali.
Forse sbaglierò, e me lo auguro, ma ritengo che le ultime vicende giudiziarie e che hanno scoperto la depredazione ed il verminaio di incompetenza e complicità che ha colpito la nostra Città non porterà automaticamente gli scettici e gli incerti automaticamente a votare. Anzi.
Vorrei quindi che sin da questa fase pre-elettorale il confronto fra i candidati fosse ravvicinato e non limitato alla simpatia, alla vicinanza territoriale, all’amicizia ed al muto e furbo espediente tattico. Vorrei assistere ma anche partecipare ad un confronto che riguardasse le proposte che oggi più di ieri stanno più a cuore ai cittadini: con quali strumenti domani rendiamo impossibile le ruberie, i privilegi, i favori ?
Con quali provvedimenti verrà dato corpo e sostanza alla politica della trasparenza e della partecipazione richiamate, finora,solo genericamente?
Se dobbiamo avvicinare i cittadini alle istituzione dobbiamo fare in modo che gli stessi ab-biano un rapporto diretto e continuo con gli amministratori. Evitare cioè che si creino anche per l’incontro con gli amministratori le liste di attesa.
Anzi mi permetto di suggerire a chi nel futuro vuole guidare Ceccano di chiedere al Com-missario ed ai due Sub commissari, da subito, di stabilire in quale ore della giornata i cittadini verranno incontrati.
Rispondere oggi a queste marginali richieste vuol dire impegnarsi anche per il domani indicando ai  cittadini quali impegni ci saranno sia per il sindaco che per gli assessori per garantire una presenza e risposte quotidiane dentro il Palazzo ma anche fuori, nei territori, nel rapporto con le associazioni di categoria, con il mondo dell’associazionismo culturale e sociale.
La Partecipazione dunque diventa l’altra faccia della Trasparenza. Insieme possono sco-raggiare le ruberie.
Rompiamo dunque l’immobilismo ed il tatticismo, si avvii il confronto fra le parti alla luce del sole, si mostrino le differenze, le bravure e le capacità.
Proviamo a dimostrare che la politica è una bella cosa. Se vogliamo possiamo riuscirci!

Angelino  Loffredi
Ceccano, 22 Dicembre 2024



 
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