LOFFREDI E DINTORNI

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Intervista n. 5

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intervista di Lucia Fabi rilasciata a Diego Protani per il sito www.unoetre.it  

1) Lei sarà una delle relatrici al Convegno a sostegno della "Giornata internazionale contro le violenze sulle donne", organizzato da Famiglia Futura, perché da poco ha terminato una ricerca sulle " marocchinate ", può anticiparci alcuni aspetti che ritiene interessanti ?)


R. La ricerca riguarda gli avvenimenti accaduti in Ciociaria dal settembre 1943 a maggio 1944. Nella stessa sono emersi e per questo ben  evidenziati il dolore, la sofferenza, il sangue versato, la sopraffazione subita dalle nostre popolazioni. Esiste una drammatica connessione fra i bombardamenti angloamericani, le fucilazioni, le razzie tedesche e gli stupri ad opera del Corpo di spedizione francese.


2) E’ stato importante approfondire questo pezzo di storia rimasto al buio in tutti questi anni ?

R. E’ stato necessario perché, è vero, che questo tema è stato dimenticato (a volte anche strumentalizzato) per vari motivi e che in poche righe ora è difficile spiegare. Non per ultimo un intreccio che si è dimostrato perverso fra riservatezza, senso del pudore da parte delle donne e delle famiglie colpite, ma anche la volontà delle Istituzioni a  rimuovere tali fatti.
L’elemento nuovo e positivo è costituito dal fatto che attorno a questo argomento, negli ultimi anni sta crescendo una positiva attenzione, Oggi assistiamo a originali iniziative promosse, di concerto con le scuole,  dai comuni di Amaseno, Vallecorsa e Villa Santo Stefano che hanno prodotto valide pubblicazioni.
Se si ripensa al vuoto che c’è stato nel dopoguerra a raccontare tali avvenimenti, un plauso particolare va rivolto nei riguardi degli amministratori del comune di Castro dei Volsci che nel lontano giugno 1964 eressero il Monumento alla Mamma Ciociara per dire al mondo, senza timidezze e vergogna, che nel paese tante donne erano state violentate, trasformando così la sofferenza ed il dolore privato in una condivisione pubblica.


3) Quali sono stati le sensazioni provate durante questo interessante lavoro ?

R. Di dolore, condivisione, incredulità. E’ difficile riportare i sentimenti provati, nel leggere presso l’ Archivio di Stato di Frosinone le note riguardanti le violenze. A Ceccano, per esempio, la prima donna violentata sotto gli occhi dei genitori alle 11 della sera del 29 maggio aveva solo 17 anni. In  Contrada Grotte in Castro dei Volsci, vengono violentate 115 donne e il dato  più raccapricciante è che 40, delle 115 riguardano bambine e adolescenti fra 8 e 17 anni Oppure nel sentire testimonianze di donne che con orrore hanno assistito ad atti di stupro.


4) Quale è il contributo che la società di oggi può dare sul delicato’argomento ?

In un momento in cui c’è chi evoca la guerra di civiltà, è necessario ricordare il valore della pace ed isolare i fautori della guerra.
Poi c’è la necessità di non dimenticare che lo stupro nelle guerre è stato sempre una costante ed ha rappresentato anche simbolicamente il dominio del vincitore sul vinto ma va evidenziato con forza che lo strumento è stato sempre la donna ed il ruolo che in questi casi ad essa si assegna. Ancora oggi quella di oggetto, privo di dignità e rispetto. Sia in guerra con gli stupri, sia in pace con le violenze fisiche, le uccisioni e gli stupri. Ricordiamo quindi gli avvenimenti di guerra anche per contribuire a eliminare una cultura ancora dominante, maschilista e prevaricatrice.

5) Pensa di approfondire con un’altra pubblicazione il delicato argomento?

La pubblicazione alla quale ha accennato all’inizio  uscirà nel 2016. Non è pronta un’altra. La necessità di approfondire ed aggiornare  i temi su esposti rimane sempre un dovere. Ogni volta che verrano trovate nuove notizie  anche parziali, verranno fatte conoscere, utilizzando anche gli strumenti elettronici..Va precisato che abbiamo fatto ricerche non solo sugli stupri e sulle uccisioni di donne e di uomini ma anche sulle risposte non organizzate ma risolutive da parte di coraggiose persone che evitarono ulteriori violenze. E’ stato un lavoro minuzioso che ha toccato gran parte dei comuni colpiti da tali nefandezze tuttavia non va considerato definitivo in quanto ancora molto resta da fare.


25 novembre 2015.


 
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