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Non tradire la resistenza

ARTICOLI > SINDACO ATTIVITA'

CECCANO 25 APRILE: TRADIZIONE DA NON TRADIRE

CECCANO E 25 APRILE Istituto Tecnico Commerciale e Comune di Ceccano ricordano il 25 Aprile.
L’Amministrazione comunale di Ceccano non può far terminare questa manifestazione senza esprimere il proprio ringraziamento al Preside dell’Istituto Tecnico Commerciale Prof. Giallongo, per aver favorito l’iniziativa, al Prof. Cristoforo, alle studentesse e agli studenti che l’hanno realizzata in prima persona, in poche ore con impegno e capacità artistiche.
Al di là dei riconoscimenti, vorrei mettere in risalto due considerazioni che vengono fuori da questa manifestazione:Luigi Mastrogiacomo
1. La volontà del comune di Ceccano di rendere permanente e non occasionale il rapporto fra Ente Locale e scuola. Rapporto che esalta concretamente la democrazia, ne allarga gli spazi di partecipazione e che permette ai giovani di essere dentro le grandi scelte e non al di fuori del cosiddetto “palazzo“, anche se spesso le critiche al palazzo sono vere, giuste e necessarie.
La Resistenza oggi si ricorda combattendo ed organizzando la lotta al terrorismo comunque camuffato. Il terrorismo può’ essere sconfitto facendo uscire i cittadini dalla solitudine, dalla paura, dall’angoscia. E’ infatti sulla rassegnazione e sulla sfiducia dei cittadini che il terrorismo basa la sua strategia.
Oggi come ieri dobbiamo essere convinti che solo con la solidarietà umana, con l’unità di tutto il popolo e con il coraggio possiamo costruire un domani migliore e un mondo nuovo.
2. Il secondo punto che evidenzio, dopo aver doverosamente ricordato il sacrificio di Luigi Mastrogiacomo, del generale Simone Simoni e di don Giuseppe Morosini, riguarda la necessità di avviare un approfondimento sulla Resistenza locale.
E’ vero che la Resistenza in Ciociaria non ha avuto basi e sostegno di massa e che i partigiani ciociari spesso sono stati degli isolati. E’ ora pertanto di rompere ogni velo di reticenza, di strumentalismo, di personalizzazione..
Anche a Ceccano ci sono stati dei partigiani che hanno fatto delle azioni di guerra e tanti di costoro li conosciamo (Romolo Battista, Mario ed Agostino Piroli, Ugo Tanzini, Francesco Cipriani, Luigi Bevilacqua ed altri che ora mi sfuggono).
Badate bene io non vado alla ricerca di eroi o di nuovi santini da riverire o omaggiare in momenti celebrativi, chiedo invece di scavare in profondità, di esaminare il contesto, individuare errori, rilevare divisioni ed in particolare raccogliere e ben esaminare le fonti, i documenti scritti ed orali di quanto accaduto tanti anni fa.
Questo impegno riguarda tutti: intellettuali, centri culturali, scuola, partiti.
Angelino Loffredi
24 Aprile 1981


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