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Una tragedia dimenticata - quarta parte

ARTICOLI > Periodo Fascista

UNA TRAGEDIA DIMENTICATA – QUARTA PARTE

L’articolo pubblicato da unoetre.it sul link in appresso riportato:
https://www.unoetre.it/radici/storia-provinciale-e-locale/item/7161-una-strage-dimenticata-2.html " Una strage dimenticata " ad un mese di distanza continua ad essere letto ed destare un grande interesse. Dopo gli approfondimenti apportati attraverso le successive interviste a Francesco Giglietti ed Antonietta Tibera ora Agostino Colafranceschi, nostro grande amico, ha voluto farci incontrare a Ceprano Alberto Incocciati ( Enzino ) fratello di Maria, morta in quella tragica estate del 1942 per sentirlo  direttamente  e conoscere le ripercussioni avvenute in famiglia e nel paese.
Abbiamo incontrato Enzino nell’abitazione della figlia Maria Rita. Pur avendo problemi nella  deambulazione a 84 anni mantiene ancora una incredibile lucidità; i ricordi nel suo racconto si mantengono sempre chiari e ben connessi al contesto generale. All’epoca della scomparsa della sorella aveva 7 anni mentre Maria ne aveva 19.
" Mia sorella andava a lavorare insieme ad altre compaesane trasportata da un camion mal messo, in balia del vento, del freddo e della pioggia. Apprendemmo la sua scomparsa con un telegramma che la Direzione aziendale ci fece pervenire attraverso il Comune. Insieme a Maria morirono un uomo di Ceccano e tre donne(  di Carnello, Supino e Frosinone), ma non ricordo i nomi. La tragica notizia colpi e commosse non solo i familiari ma gran parte del paese"
" Ricordo che il carro funebre proveniente da Ceccano, attraverso la Casilina, arrivò direttamente in Piazza dei Caduti di via Fani, allora Piazza Umberto 1°. Poi arrivammo nella chiesa di Sant’Arduino, poco distante, dove venne celebrato il servizio funebre. Ricordo tanta gente, poi andammo al Cimitero "
Gli chiediamo se il Comune avesse concesso gratuitamente l’area cimiteriale. " No, non ne avevamo bisogno perché avevamo a disposizione una Cappela di famiglia fatta erigere da mio nonno, ferroviere, nel 1890."
Insieme andiamo al Cimitero per vedere il luogo dove è sepolta Maria. Sulla lapide e sotto la foto che la ricorda c’è una scritta che merita di essere riportata:
                                                         


MARIA INCAGNOLI
Ceprano 1923 – Ceccano 1942
FRAGRANTE  FIORE
D’OGNI PIU ELETTA VIRTU
CRUDELMENTE RECISO
DA FATALE INFORTUNIO
NEL LAVORO SACRO DELLA PATRIA
LASCIAVA
UN VIVO,CRISTIANO CORDOGLIO
QUANTI NE CONOBBERO
LA PREZIOSA ESISTENZA

Ma il ricordo di questo " Fiore reciso" diventa ancora più amaro e struggente quando Enzino, mestamente, dice:
" Quella mattina Maria e i miei genitori dovevano andare al Comune per far preparare le carte del suo matrimonio. Si doveva sposare infatti con Luigi Andreozzi e coronare così un sogno d’amore che durava da due anni "
Lucia Fabi  Angelino Loffredi
Ceccano 12 settembre 2019


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