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il SEROQUEL ora si paga

ARTICOLI > Questioni sanitarie

IL SEROQUEL ORA SI PAGA

La Regione Lazio e il Commissario Straordinario della ASL di Frosinone colpiscono ancora i malati. Imperterriti, assaliti da sacro furore dei tagli indiscriminati proseguono nella loro corsa agli inferi privando gli ammalati di strumenti, medicinali e servizi essenziali. Dopo i colpi assestati ai diabetici, riducendo l’utilizzo di aghi e strisce per le misurazioni quotidiane della glicemia ( da sette a due la settimana) e sopravvenute difficoltà per effettuare  l’esame di ecodoppler, ora hanno individuato un nuovo nemico: il disabile psichico.
 Confesso che faccio fatica a credere che siano arrivati a tanto: tali malati infatti, non potranno usufruire gratuitamente di un farmaco denominato  SEROQUEL
 Regione e Commissario Straordinario  hanno disposto che tale farmaco debba essere pagato al 50% del prezzo di vendita.
 A parte la questione di principio che non può essere pagato un medicinale da considerare come salvavita. Ci troviamo, inoltre di fronte a costi proibitivi: fra 90 e 300 euro, secondo l’entità del dosaggio.
 Preciso che il SEROQUEL incide sul comportamento e sull’umore del paziente poiché viene prescritto per produrre effetti distensivi e calmanti.
 Se  questa grave disposizione può essere ritenuta l’ultima geniale trovata uscita dal cilindro regionale rimane ancora aperta e drammatica la questione riguardante il funzionamento del Pronto Soccorso di Frosinone. Il dato positivo da rilevare e costituito dal fatto che due sindacati di categoria, CGIL Funzione Pubblica e FIALS , hanno rotto il muro del silenzio.
 Il primo dopo aver individuato problemi legati alla sicurezza e alla ripartizioni di compiti rileva che " la  politica dei tagli sul personale e sulle strutture sanitarie nella nostra provincia hanno portato ad un punto di saturazione e stress sia per gli utenti che per il personale "
 La FIALS entra nel merito dell’ultimo provvedimento riguardante i turni notturni, individuando nello stesso poca chiarezza e stigmatizzando che " il dato oggettivo che emerge riporta alla memoria il gioco delle tre carte con medici che passano ora alla medicina d’urgenza, ora al Pronto Soccorso, ora alla Osservazione Breve". Tale impegnativo lavoro infatti ricade solamente su due medici!
 L’importante tema della salute dei cittadini, della prevenzione e della cura rispetto agli anni settanta e ottanta ha avuto gravi e preoccupanti arretramenti. E’ da anni che le classi dominanti hanno aperto una lotta per eliminare i diritti universali a suo tempo conquistati; da questo punto di vista cittadini, malati, anziani stanno perdendo.
 E’ necessario rimuovere una assuefazione alla perdita di diritti, rimuovere la cloroformizzazione e aprire conflitti e nuove forme di opposizione mettendo al centro la salute, la difesa della sanità pubblica e il suo buon funzionamento.
Angelino Loffredi
13 luglio 2017


 
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