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Finalmente posso iniziare a scrivere questa Nota riportando due notizie non brutte, non incredibili o allucinanti, come purtroppo spesso sono costretto a fare, ma al contrario da ritenere promettenti.
La prima riguarda una lettera inviata dal Sindaco di Anagni Fausto Bassetta, il 6 settembre 2017, al Commissario straordinario della ASL di Frosinone Macchitella e alla Regione Lazio nella persona di Zingaretti, per richiamarli agli impegni assunti per il miglioramento dei servizi erogati dal presidio sanitario di Anagni " visto il protrarsi dei disagi per l’utenza che afferisce alla struttura ".
Il Sindaco con millimetrica precisione, a tale proposito, ricorda ai suoi interlocutori l’Atto Aziendale e la pubblicazione sul Burl ( 21-
La seconda notizia riguarda una dichiarazione dell’Assessore regionale Mauro Buschini che attraverso il quotidiano " L’Inchiesta " fa sapere che durante gli ultimi 12 mesi presso gli Ambufest sono stati registrati 8 mila accessi.
Gli Ambufest, ricordo, sono presidi realizzati per alleggerire il lavoro dei Pronto Soccorso. Si trovano presso Frosinone ( Viale Mazzini), Sora ( Via Piemonte ) e Cassino ( Via De Bosis). Sono attivi dalle ore 10 fino alle 19 durante il fine settimana e negli altri giorni festivi.
Il numero di 8.000 accessi potrebbe essere un fatto positivo, comunque, anche se settoriale non è da sottovalutare, mentre il dato importante e decisivo da esaminare rimane quello dell’intasamento dei Pronto Soccorso, veri gironi infernali.
L’assessore Buschini darebbe un contributo alla nostra conoscenza se ne riportasse anche i tempi di attesa, la dotazione delle strutture e la quantità e qualità del personale. Inoltre offrirebbe un servizio eccellente se facesse conoscere a tutti anche l’attività svolta dai PAT( Presidio Ambulatoriale Territoriale ), dalle Casa della Salute e dalle Guardia Medica, presidi che, tutti insieme se ben coordinati, dovrebbero concorrere a evitare l’ingorgo dei Pronto Soccorso.
Seguito a ricordargli che Trasparenza e Partecipazione costituiscono l’antidoto alle brutte azioni.
Agli inizi di agosto riportavo un intervento del giornalista Pierfederico Pennarella che a sua volta riprendeva una caustica Nota della Federazione Italiana Autonoma Lavoratori Sanità dal titolo " La risonanza magnetica non funziona, anzi sì. Ma per pochi intimi ".
Il giornalista ne riportava gli aspetti più intriganti:
. " L’apparecchiatura era in dotazione all’ex ospedale di Frosinone, ma poi è stata portata al "SS. Trinità" di Sora. Il macchinario ha funzionato solo per pochi mesi: è stata aperta una ‘lista di attesa’, ma stante la presenza di pochi medici radiologi la lista è stata bloccata definitivamente da almeno due anni. Ma non per tutti, stando alle informazioni di cui è venuto in possesso il sindacato".
La mia era una nota che faceva propria una accusa non secondaria e che avrebbe meritato una rapida smentita sia da parte dei dirigenti sanitari che dei politici. Non è stato purtroppo cosi. Chi doveva è rimasto in silenzio ma a farlo, fortunatamente, a spiegare l’arcano è stato il NAS dei Carabinieri. Anche se le indagini sono ancora in corso, sappiamo che, anche questa volta è Pierfederico Pernarella a dare la notizia, riportando dati molto significativi. Innanzi tutto si conferma che l’uso dei macchinari, a dir poco dal 2016, va considerato abusivo: su 50 accessi solo per 19 risulta il passaggio attraverso il Centro Prenotazione.
Ovviamente il sindacato FIALS non è rimasto zitto e immediatamente ha preso posizione. Sono accessi in tutti i casi ritenuti "forzati" in quanto la lista d’attesa al Recup risulta bloccata. Sempre tale sindacato rincara la dose aiutandoci a capire meglio il maledetto imbroglio "i pazienti ricoverati al SS Trinità che necessitano di una Risonanza vengono trasportati a Frosinone o Cassino con tutto ciò che ne consegue sotto il profilo anche dei costi, spese per il trasporto ma anche per i giorni di degenza in più in attesa dell’esame. Spese a cui vanno aggiunte anche quelle di manutenzione per mantenere in tensione il magnete pronto per l’utilizzo ".
Va registrato e fatto conoscere inoltre che per queste gravi disfunzioni il Commissario straordinario della ASL di Frosinone consapevole del (mis) fatto si è limitato solo ad un richiamo verbale per " omessa vigilanza "nei confronti del direttore dell’Ospedale di Sora.
Spese superflue, dunque, abusi ma anche privilegi, questo è quanto avviene nel momento in cui c’è omertà e si pratica il fiancheggiamento.
Angelino Loffredi
17 settembre 2017