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Ho letto la lettera del Presidente del 54 Distretto scolastico, avente per oggetto “Alcuni problemi di handicaps”. Pur partendo da un problema reale, sen¬za volerlo, si rischia di ingenerare confusione allo stato concreto delle cose e di colpevolizzare l’Amministrazione comunale di Ceccano. Mi permetto, pertanto, di riepilogare i fatti:
I — II Comune di Ceccano, utilizzando la legge regionale che finanziava progetti, nel 1978 istituì una équipe per la riabilitazione degli handicappati. L’Amministrazione comunale ha gestito tale servizio (Utr) durante il 1979 e 1980 non senza trovare difficoltà e resistenza anche da parte delle autorità scolastiche.
Dal 1981 il servizio è stato trasferito alla Unità Sanitarie Locali FR/5. Le dico, pertanto, che il servizio ancor oggi esiste e funziona. Forse si tratta di conoscere e verificare insieme l’utenza, le fasce d’intervento e se è necessario apportare correzioni.
II — Cosa diversa è la costituzione di una équipe medico — psicopedacogica. La costituzione di tale struttura, al contrario di quella per gli handicappati, non gode di coperture finanziarie regionali. In termini più pratici ciò vuoi dire che per essa le somme devono essere recepite all’interno dal già asciutto bilancio comunale. A parte il fatto che sarebbe utile conoscere nei termini specifici come questa équipe praticamente possa rimuovere il disagio degli handicappati e sostenere gli altri scolari, oltre che sapere quali esperienze positive a tale riguardo esistono nellanostra provincia, anche per non ingenerare speranze di tipo miracolistico presso famiglie e docenti, non credo Le sia sfuggito il fatto che delle sette amministrazioni comunali appartenenti alla USL, quattro (Amaseno, Villa S. Stefano, Vàllecorsa e Castro deiVolsci) fossero assenti all’incontro con il Distretto e che solo Patrica e Giuliano di Roma hanno assicurato di voler costituire il servizio. Il Comune di Ceccano in quella sede ha detto di non essere nellecondizioni tali da affrontare questa spesa poiché per la scuola ci sono state spese non previste: apertura a Colle Pirolo ed a Passo del Cardinale di due nuove scuole materne; grande manutenzione presso le scuole di Casamarciano, Sterparo e Calami; una lunga serie di interventi manutentivi. Il Comune non intende dire che il discorso è chiuso ma rinviato. Io per un attimo ritorno indietro e le riapro il discorso sugli handicappati. Questo grande dramma è molto complesso e difficile da poter essere sintetizzato rivolgendosi solo al Sindaco. Il Comune infatti deve svolgere la sua parte ed intende svolgerla, non dimentichiamo però, anche altri livelli istituzionali che contano e determinano:
a) la regione. Un anno fa in questo stesso periodo l’Assessore comunale alla sicurezza sociale, Compagnone, si adoperò moltissimo per preparare un pia¬no che prevedeva una ulteriore espansione del servizio per handicappati. Se il Comune avesse pubblicizzato questa richiesta forse sarebbe stato meglio. C’è da dire, comunque, che da un anno dalla regione per questi e per altri problemi non abbiamo risposta. Tutto tace.
b) il Provveditorato agli studi di Fresinone. Lei forse non conosceva la nostra iniziativa ma certamente è a conoscenza del fatto che il Provveditorato ha ridotto il numero degli insegnanti di sostegno agli handicappati presso le scuole medie. Inoltre per le scuole elementari esistono circa settanta insegnanti di ruolo senza posto cattedra (a disposizione). Perché questa forza non si utilizza provvisoriamente come sostegno agli scolari gravi? Il fatto è, signor Presidente che i tempi sono duri. E non per tutti. I Comuni molto spesso sono gli unici enti pubblici che hanno meno di quanto richiesto. Ceccano per il 1982 spenderà l’8% in più rispetto al 1981. Sicuramente le interesserà e farà piacere che il 31 % delle spese è assorbitodalla scuola. Per quanto riguarda la sua rimostranza circa l’assenza degli amministratori comunali all’incontro promosso dalla prima direzione didattica debbo dir Le che quel giorno gli assessori Masi e Compagnoni erano impegnati al convegno di Viareggio, dove tutti gli amministratori hanno chiesto al Governo una diversa politica. Il sottoscritto era ugualmente impegnato (lacp). Questo, però, pone un problema di metodo, anche se è la prima volta che qualcuno si lamenti per la mia assenza: chi ha interesse alla mia presenza è opportuno che concordi preventivamente con il sottoscritto le riunioni, altrimenti non deve meravigliarsi o far scandalo se non riesce a disdire gli appuntamenti già concordati.
(da II Messaggero, 21 ottobre 1982)