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Ho seguito sin dall’inizio il dibattito aperto riguardante il Referendum costituzionale di autunno. Ho partecipato con alcuni interventi alla discussione a sostegno del NO e sicuramente lo farò ancora.
Mentre a livello nazionale ho notato un limitato impegno per il Si, in provincia di Frosinone il gruppo dirigente del PD non mi è sembrato disponibile né a spiegare i motivi per il SI né a confronti serrati nel merito con le posizioni del NO.
Una informazione continua e impegnata, fortunatamente, la sta offrendo il giornale elettronico www.unoetre.it che grazie anche a questa attività nel mese di agosto è riuscito a toccare le 2.000 visualizzazioni al giorno.
Ad allargare e a ravvivare la discussione è arrivata una settimana fa una nota di Ermisio Mazzocchi, politico che non ha bisogno di presentazioni. La sua è stata una presa di posizione a favore del NO.
Mazzocchi ha utilizzato la formula della lettera aperta alle iscritte e agli iscritti del PD. In tale lettera, a me non iscritto, è sembrato cogliere consapevolezza nelle proprie posizioni, lealtà e attaccamento verso il partito, anzi cosa che nessuno finora ha fatto ha evidenziato l’articolo 1, comma 7 dello Statuto del PD. Con questo riferimento Mazzocchi, anche se non lo esplicita, riesce a coniugare due aspetti: l’apertura democratica del partito che lascia libertà di scelta ai propri iscritti di fronte a scelte riguardanti la Costituzione e di non essere un " eretico". Insomma la sua posizione potrà essere minoritaria rispetto ai dirigenti del partito, ma è di uguale legittimità e dello stesso valore.
La coraggiosa posizione di Mazzocchi è apparsa su alcuni quotidiani della provincia e sul sito www.unoetre.it. Dal sito è possibile cogliere alcuni dati, non solo statistici, molto interessanti e che sintetizzo: 635 visualizzazioni, 34 mi piace, 22 commenti. I commenti prevalentemente riguardano dirigenti del PD ma con notevoli differenze. Gran parte interviene con rispetto verso Mazzocchi, solo uno interviene con toni sprezzanti e fastidiosi, alcuni in modo scettico, altri invece non convinti da Mazzocchi stranamente non difendono con pertinenti argomenti i 47 articoli della Deforma ma chiedono " lumi " a Mazzocchi stesso. Nessuno riprende e valorizza il comma 7 dell’articolo 1 dello Statuto.
C’è un commento in cui l’autore sapendo che Mazzocchi è un uomo di partito con un passato rispettabile prova a sollevargli qualche problema di coscienza: come fa a votare come Berlusconi, Grillo, CasaPound? Visto che la osservazione, indirettamente, riguarda anche me con facilità potrei controbattere che i SI voteranno come Verdini, noto benefattore dell’umanità, e come il senatore del GAL Antonio Stefano Carini, arrestato due mesi fa per sostegno alle organizzazioni criminali.
A tanti smemorati ricordo che nel 1953, quando venne approvata la famosa Legge Truffa, il socialista Pietro Nenni e il comunista Palmiro Togliatti votarono alla stessa maniera del neo fascista Giorgio Almirante.
Sono io invece che a riguardo provo a rivolgere al gruppo dirigente locale e nazionale del PD la domanda delle domande: Cosa può valere come capacità politica un Presidente del Consiglio che riesce a mettere insieme sulla scelta del NO sinistra e destra, ricchi e poveri, intellettuali e non, mettendo in difficoltà il proprio partito e a rischio il governo ?.
Angelino Loffredi
Ceccano 4 settembre 2016