Per una memoria condivisa

Vai ai contenuti

Menu principale:

Inquinamento la situazione necessita di decise contromisure - Copia - Copia

LIBRI > Frammenti di vita ceccanese

Sul problema dell’inquinamento sempre più spesso vengono lanciati allarmi. Il dibattito diventa più serrato e sovente assistiamo anche a manifestazioni. Il Comune di Ceccano, uno dei più colpiti da questo desolante fenomeno perché diviso in due proprio dal Sacco, ha pensato bene di fare un interessante e valido Convegno e di promuovere, con la collaborazione dell’ARCI-Ambiente, una riuscitissima pedalata ecologica. Il Convegno ha visto una nutrita presenza di amministratori, sindacalisti, rappresentati degli imprenditori, tanti giovani, oltre che una delegazione di bambini delle scuole elementari, che ha preparato una mostra ecologica, e l’On. Cesare Amici.
La situazione che è venuta fuori dai ben preparati interventi non è molto incoraggiante; comunque offre notevoli margini di ripresa e di intervento.
Gran parte dei convenuti ha rilevato che è necessario un deciso e coerente impegno del Governo per finanziare agli Enti Locali depuratori e reti fognanti. In tutti questi anni, infatti, la Cassa Depositi e Prestiti, ovvero la " Banca dei Comuni" è intervenuta solo per pagare i debiti degli Enti Locali. Solo da quest’anno, dopo le positive leggi finanziarie approvate, erogherà 2500 miliardi per mutui d’investimento. Ben poca cosa rispetto alla grande fame di scuole, infrastrutture, strade, centri sportivi, locali polivalenti di cui hanno bisogno le comunità locali.
E’ necessario ancora un fondo straordinario antinquinamento al quale posso attingere Comuni, piccoli e medi imprenditori. Bisogna evitare lungaggini durante la fase delle erogazione e prevedere anche un  controllo sull’effettiva realizzazione e attività delle opere. Nella discussione il quadro più desolante è venuto fuori quando è stato ben focalizzato il ruolo dell’Amministrazione Provinciale. Infatti, le due indagini effettuate dopo l’approvazione della legge 319 non hanno dato risultati completi per motivi ingiustificabili: nel 1978 è stata fatta solo un’analisi batteriologica dei corsi d’acqua, mentre non è stato possibile, cosa ben più importante, conoscere la presenza qualitativa e quantitativa dei metalli presenti nell’acqua perché mani non bene allenate hanno rovinato, presso il Laboratorio di Igiene e Profilassi, il prezioso strumento di analisi. L’indagine del 1979 sugli scarichi industriali, invece, ha riguardato solo 65 industrie. Pur tuttavia 12 ditte sono state diffidate a prendere opportuni accorgimenti onde perfezionare gli impianti di depurazione, 6 sono state denunciate, e per altre 6 l’Amministrazione Provinciale sta preparando la denuncia all’autorità giudiziaria. Vale la pena, pero, far presente che alcune grandi aziende non sono state toccate: la Cartiera del Sole, l’Annunziata, ecc. cosi come non sono stati effettuati controlli presso tutte le fabbriche dell’ agglomerato di Anagni, quindi, anche per quelle più discusse quali  la Ceat e la Videocolor.
Non si è riuscito a capire anche per l’assenza di Assessori Provinciali e per il silenzio dei funzionari del Laboratorio Provinciale, pur presenti al Convegno, perché mai la Provincia non impiega altre quattro persone al Laboratorio pur avendone la possibilità in quanto gli attuali posti vacanti erano coperti già prima del blocco delle assunzioni.
Non si è nemmeno capito perché la Giunta provinciale non applichi la convenzione da due anni sottoscritta con l’Istituto Superiore di Sanità. In tale importantissimo atti c’è un impegno dell’Istituto a ricercare e conoscere dati riguardanti i principali agenti inquinanti partecipando "con propri ricercatori con i mezzi tecnici esistenti" e assumendo "a proprio carico l’onere di eventuali altre analisi".
I gravi problemi dell’inquinamento emersi a Ceccano riguardano il futuro e la vita di tanti cittadini. Non sono permesse sottovalutazioni da parte di nessuno perché la tragedia di  Seveso è ancora sotto gli occhi di tutti. C’è da dire, inoltre, che  il Convegno ha permesso un  civile confronto tra forze diverse ed è stato in grado d’individuare non solo un quadro preoccupante, ma di offrire anche uno spiraglio d’iniziative possibili e realistiche attraverso le quali: Governo, Regioni, Province, Comuni ed industriali, ognuno con propria competenza può portare il proprio contributo alla risoluzione del problema. E’ necessario, però, che l’opinione pubblica, gli organi di informazione, le forze politiche mantengano la vigilanza ed una forte tensione positiva negli Enti dove si conta e si determinano scelte importanti.
(da Gazzetta Ciociara novembre 1979)


Torna ai contenuti | Torna al menu