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Cosi come era prevedibile, gli organi di informazione provinciale hanno riportato ampiamente ma senza osservazioni critiche( Uno Spot, secondo L’Inchiesta) la conferenza stampa tenuta il 4 dicembre dal Commissario ASL Luigi Macchitellla, dal Presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti e conseguenti apologetiche dichiarazioni da parte dei Consiglieri Regionali Buschini, Fardelli, Bianchi. Anzi, mentre per quest’ultimi, più realisti del Re, si ritiene si stia aprendo un facile mondo di efficienza e di cura, il Presidente Zingaretti appare più prudente. Egli, infatti ha dichiarato: "Siamo usciti dal Commissariamento ma dobbiamo essere molto cauti. La situazione è molto più complicata e non bisogna dire bugie".
Il tema centrale dell’incontro era la fuori uscita dal Commissariamento il 31 dicembre di questo anno; dai 2miliardi di disavanzo nel 2007 ai 137 milioni del 2017. Un momento certamente positivo, per le prospettive, se ben utilizzato, che nel futuro si potrebbe aprire. Il Consigliere Regionale Mario Abruzzese però ha tempestivamente ridimensionato l’eccessiva euforia attraverso una sferzante dichiarazione: "Il miracolo zingarettiano si compone di tre fattori determinanti: l’arrivo di più fondi statali (1 miliardo di euro l’anno, negli ultimi cinque anni ), il taglio del personale medico e infermieristico, e l’aumento delle tasse ( addizionale regionale IRPEF più alta d’Italia)". Fino ad ora nessuno lo ha smentito !
L’incontro del 4 dicembre è stato caratterizzato da una lunga, stanca esposizione di cifre alle quali non è stata mai affiancato il termine programmazione e nemmeno una ricognizione coerente, coordinata e precisa circa gli interventi finanziari che ci saranno nella provincia di Frosinone. Per dovere mi corre l’obbligo di riportare la dichiarata stabilizzazione in corso di 216 operatori sanitari, mentre non c’è stata nessuna precisazione riguardante il rapporto fra le annunciate 3.500 assunzioni nel Lazio e la stabilizzazione di altri precari.
Sono stati annunciati inoltre per tutto il Lazio 700 milioni di investimento per l’edilizia sanitaria e acquisto di materiale tecnologico. Zingaretti però non ha indicato la ripartizione fra i due settori. Inoltre sono stati promessi l’arrivo di 17 milioni di euro per l’assestamento sismico dell’ospedale di Sora e 11milioni per la rete sanitaria provinciale.
E’ mancata qualsiasi riflessione sulle liste di attesa e sulla pericolosità esistente nel Pronto Soccorso di Frosinone; ignorata la condizione di lavoro dei dipendenti delle imprese privatizzate ( CUP, Ambulanze, manutenzioni varie, vigilanza, distribuzione pasti ). Il Commissario Macchitella se ne è guardato bene di motivare la privatizzazione del personale addetto alle carceri di Frosinone, Cassino, Paliano, e della conseguente spesa di un milione euro in più che i cittadini dovrebbero pagare per gli anni successivi .
Se il tema dei temi rimane la questione della riduzione dei costi non riesco a capire come mai politici e tecnici alla ricerca di collocazioni ben remunerate in ambito regionale non ipotizzano di volere utilizzare al meglio la tessera sanitaria. La stessa infatti non serve solo a mostrarla in farmacia o in altre secondarie occasioni ma per altre e più importanti funzioni.
Nel tesserino, che di fatto è la base della Cartella Sanitaria Individuale, c’è un microcip, per cui lo Stato ha speso e spende ancora tanto denaro, attraverso il quale noi e i sanitari impegnati potremmo avere accesso alla nostra cartella, trovarvi la nostra storia familiare, i ricoveri, vaccinazioni, medicine, conoscere allergie. Tantissimi potrebbero essere i vantaggi se tali informazioni si potessero avere a disposizione durante le varie visite, nei ricoveri, nell’attività dei Pronto soccorso, nelle visite pre-
Il presidente Zingaretti e i tanti aspiranti a cariche politiche e amministrative regionali dovrebbero impegnarsi sin da ora a dirci in quante settimane i dati che ora sono in rete, dispersi e non utilizzati, possono essere collegati, resi funzionali sia per difendere la nostra salute che per ridurre le spese (dovute alle tante ripetizioni e esami inutili) che ancora oggi i cittadini subiscono per incapacità o malafede di chi domina il mondo sanitario senza saper dirigere e organizzare con onestà, umanità e giustizia.
Angelino Loffredi
14 dicembre 2017