Menu principale:
Intervista di Lucia Fabi rilasciata a Diego Protani per il quotidiano "L'inchiesta" e per il sito www.unoetre.it
1) Come è nata l’idea del sito www.loffredi.it?
R. Il sito, gestito dal 2014 insieme ad Angelino Loffredi, non è nato da una idea ben definita ma da una necessità: alcuni dei nostri libri non potevano essere più distribuiti alle persone interessate perché esauriti, quali "Frammenti di vita ceccanese" uscito nel 1986 e " Gli anni della industrializzazione e dell’impegno/ 1968-
Per non disperdere, dunque, le 12 pubblicazioni, scritti vari, compresi quelli apparsi sul sito www.unoetre.it , foto e video, attraverso la preziosa collaborazione informatica di Francesco Giglietti, ora tutto è stato raccolto, organizzato e messo a disposizione delle persone interessate. Il sito riporta puntualmente avvenimenti; commenta e illustra situazioni che parlano di Ceccano, Giuliano di Roma e più in generale della nostra provincia. E’ un lavoro in corso d’opera, in continua evoluzione. Il dato interessante è costituito dal fatto che le letture effettuate negli Stati Uniti e Canada sono prevalenti rispetto a quelle italiane.
2) Il vostro ultimo libro "Il dolore della memoria/ Ciociaria 1943-
3) Anche il libro "L’infanzia salvata/Nord Sud un cuore solo" , quello che narra la storia dei bambini della nostra provincia ospitati da famiglie al Nord dopo la seconda guerra mondiale è stato molto apprezzato.
R. Tale libro, pubblicato nel 2011, riportava uno slancio di eccezionale generosità avvenuto nel 1946 che univa concretamente i bambini provenienti da paesi della provincia di Frosinone, disastrati dalla guerra, accolti con amore e affetto da famiglie operaie, mezzadrili di 33 comuni del Nord Italia. Si è trattato di una ricerca portata avanti per 18 mesi, ben circostanziata e molto apprezzata da alcuni comuni della nostra provincia, a cominciare da quello di Cassino, oltre che da richieste di notizie provenienti da alcune amministrazioni del Nord.
4) Quando nel 2013 usci il libro "Ceccano con gli operai del saponificio Annunziata" qualcuno trovò da ridire. Secondo voi perché avevate tirato fuori qualche verità scomoda?
R. Eravamo consapevoli che l’argomento avrebbe potuto sollevare qualche perplessità ma non abbiamo ricevuto alcuna critica anche perché il lavoro era accompagnato da una vasta documentazione. Ogni momento, ogni atto riportato non esprimeva un nostro giudizio ma attingeva a prove chiare e documentali.
5) Quanto è importante il lavoro della memoria per le nuove generazioni?
R. I giovani non sono in se per se interessati alla ricerca storica. Dipende sempre dal tema e dal modo come la ricerca viene presentata, dal rapporto importante che si stabilisce fra scuola, famiglia, istituzioni culturali e autori.
6) Ritorniamo al libro "Il dolore della memoria/ Ciociaria1943-
7) E successivamente?
R. Fra qualche mese, probabilmente, i libri saranno esauriti. Posso comunque anticipare che anche questo libro potrà essere letto attraverso il sito www.loffredi.it
Ceccano 30 dicembre 2016