Menu principale:
ACEA ATO5 QUESTIONI APERTE
Ancora una volta l’AceaAto5 occupa le pagine dei giornali facendo parlare abbondantemente di sé. Questa volta l’attenzione popolare è rivolta verso l’ennesima stangata che a giorni colpirà le tasche degli utenti, vittime incolpevoli del famigerato provvedimento commissariale del 27 dicembre 2013, firmato da Egidio Fedele Dell’Oste.
Che cosa prevede tale infausta deliberazione?.
Il pagamento di un deposito cauzionale applicato secondo la tipologia dell’utenza e che per quello domestico è previsto per la somma di 38, 65 euro. La fatturazione di tale deposito avrà luogo ratealmente attraverso due bollette.
L’aspetto contraddittorio della disposizione, se leggiamo l’Informativa per gli utenti del 25 luglio 2014, riguarda l’esclusione dall’applicazione del deposito cauzionale degli utenti con domiciliazione bancaria e postale.
E’ naturale allora sollevare qualche interrogativo riguardante il motivo di tale scelta che appare discrezionale e prevaricatoria. Chiedo: se un utente, oggi, indica l’addebito bancario o postale arriva " fuori tempo massimo"? E se la risposta è " si", perché?
Il pagamento di partite pregresse, ovvero i conguagli relativi a periodi precedenti. L’AceaAto5 li indica nel periodo compreso tra il 2006 e 2011 in modo da prevedere un’entrata complessiva di 75 milioni e 180 mila euro.
L’azienda privatizzata, quella che doveva rivoluzionare il sistema dei servizi offrendoci efficienza e trasparenza, ora ci prova. Tenta, infatti, di farsi pagare il conguaglio partendo addirittura dal 2006. Vuole fare un ritorno al passato di ben otto anni.
Mi limito a chiedere " E’ legittimo e giusto tutto questo"?
Vedo con soddisfazione che contro questi provvedimenti si sta manifestando molta indignazione. Dopo la chiara e decisa presa di posizione della Federconsumatori registro prese di posizioni critiche di cittadini, altre associazioni, politici e uomini delle istituzioni. Tale contrarietà è positiva ma il probleaa Acea Ato5 non può ridursi solo ai due aspetti sopra indicati perché bisogna riprendere, far conoscere e approfondire altre questioni più importanti e decisive quali:
La rottura di condutture riparate in ritardo dopo la perdita del flusso idrico che incide in termini di costo sulla tariffa. Sono gli utenti insomma a pagare l’incapacità manutentiva dell’azienda;
gli impegni riguardanti gli investimenti in ogni singolo comune;
il funzionamento dei depuratori.
E’ arrivata l’ora di guardare e intervenire sull’insieme dei problemi e di non disperderci solo nei particolari.
Per tutte queste considerazioni mercoledi 13 agosto 2014 alle 18 ci vedremo presso la Villa Comunale di Ceccano dove proveremo a ragionare mettendo insieme cittadini, associazioni e politici che rifiutano il dominio incontrastato dell’azienda.
Angelino Loffredi