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Il covid uccide i poveri

ARTICOLI > Questioni sanitarie > Gruppo n° 4

IL COVID UCCIDE I POVERI

Il tasso di mortalità Covid -19 dimostra che i poveri costituiscono il gruppo sociale più colpito. Lo si apprende leggendo il Rapporto predisposto da Oxfam, istituto di ricerca del Regno Unito. La pandemia sta uccidendo prevalentemente poveri ed emarginati  rispetto a  ricchi e benestanti. Tutto ciò avviene perché, con lo smantellamento della sanità pubblica, il virus uccide più i poveri poiché non hanno la possibilità economica di accedere alla prevenzione e alla cura.
Tale situazione è molto diffusa e non riguarda solo l’Italia ma colpisce le popolazioni in ogni parte del mondo e contribuisce ad allargare le differenze fra i paesi del Nord e del Sud del mondo. Non è opera del destino "cinico e baro" ma il risultato delle scelte di modello di sviluppo economico e quindi della sempre presente lotta di classe. A questo proposito non dimenticherò mai di ricordare che uno degli uomini più ricchi del mondo, Warren Buffet, conferma con grande superbia che nel mondo la lotta la stanno vincendo i ricchi.
Nel Rapporto predisposto da Oxfam si legge: "I paesi che hanno perseguito politiche di austerità hanno tassi di mortalità più elevati". Anche negli Stati dell’Unione Europea che hanno sistemi sanitari universali è avvenuto che le nazionali privatizzazioni hanno indebolito la capacità dei suddetti a fronteggiare decisamente la pandemia.
In Italia negli ultimi trenta anni, gradualmente,sono stati scippati al Servizio sanitario nazionale pubblico e universale oltre 30 miliardi di euro. Durante questi anni la sbornia liberista ha "persuaso" i governanti alla riduzione di migliaia di operatrici e operatori del settore, all’aumento dei tempi delle liste di attesa, disorganizzazione diffusa, nel frattempo però la sanità privata si è arricchita e continua a farlo anche ora.
Se nel 1978 la legge 833 assicurava diritti universali per tutti, le ultime politiche sanitarie hanno impoverito le famiglie meno fortunate e reso impossibile "comprare la salute". Non potendolo fare non si curano.
Il tema riguardante l’impossibilità di pagare la salute mi ha sempre interessato. Nel 2018 pubblicai un libro titolato appunto " Attacco alla salute/ 12 milioni di cittadini  senza cura" che metto a disposizione di chi è interessato ad esaminare lo stato della politica sanitaria provinciale attraverso questo collegamento https://www.loffredi.it/attacco-alla-salute.html

Le statistiche del 2021, purtroppo dimostrano che la situazione è peggiorata, infatti secondo il CERVED, la più affidabile banca dati italiana, addirittura il 50,2 per cento delle famiglie italiane ha dovuto rinunciare a prestazioni sanitarie, o a causa di difficoltà economica, o per indisponibilità del servizio, o per offerte inadeguate. Ormai è ampiamente riconosciuto che il coronavirus ha causato malattia diretta a chi si è contagiato, e malattia indiretta a chi a causa dell’indisponibilità di ospedali e ambulatori non ha potuto prevenire o curare altre patologie.
E’ giusto riportare anche che nel Bilancio 2022 è previsto un aumento, eccezionalmente sbandierato, di 2 miliardi del Fondo sanitario nazionale. Ma è una cifra ingannevole, che non basterà a restituire alle Regioni quanto anticipato per l’emergenza sanitaria e che il governo si è impegnato solennemente a restituire.
Sempre discorrendo di flussi finanziari, è importante fare riferimento alla Nota di Aggiornamento al Documento di Economia e Finanzia ( NADEF) approvata in autunno.
Nello stesso si evidenzia che l’incidenza della spesa sanitaria sul PIL è in decrescita. Nel 2020 era il 7,3 per cento, nel 2021 il 7,1 per cento e la previsione di ribasso proseguirà anche nei prossimi anni fino a toccare il 6,1 per cento nel 2024.

Queste cifre, poco conosciute, dovrebbero fare ricordare a tutti che l’Organizzazione Mondiale della Sanità ( OMS)  ha sempre affermato che nei paesi in cui la spesa sanitaria incide per meno del 6,5 per cento sul Pil, la salute pubblica è a rischio.

Fatti, situazioni, cifre preoccupanti, allarmi da tempo annunciati purtroppo non hanno avuto alcuna considerazione da parte di un governo che non è dei migliori perché preferisce muoversi in direzione contraria rispetto a quanto dovrebbe fare.

Angelino Loffredi
Ceccano 29 Gennaio 2022



 
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