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Basta genericità. Necessari interventi immediati

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BASTA GENERICITÀ, NECESSARI INTERVENTI IMMEDIATI

Con molta soddisfazione il sito http://www.unoetre.itin questo ultimo periodo rileva una lunga serie di prese di posizione e di iniziative attorno al tema inquinamento, su cui da tempo sta sollecitando interventi e proposte. La nostra iniziativa di Ceccano del 20 gennaio dunque produce effetti tali da mantenere ancora alta l’attenzione attorno alla grave questione. Registriamo infatti prese di posizione provenienti dal  Movimento 5 Stelle, dal Sindaco di Ceccano e dal senatore Ruspantini.
Certo sentire intervenire quest’ultimo attorno ai temi della sanità è sorprendente, visto che dal 2009 da Assessore alla provincia di Frosinone è ricordato come il più fedele pretoriano   della Presidente Polverini, nel sostenerla appunto nella missione di disintegrare la sanità pubblica nella provincia di Frosinone: meno ospedali, meno posti letto, meno servizi, più privato, più sfruttamento dei dipendenti delle imprese private, più sofferenze per gli ammalati. Infausta opera proseguita purtroppo anche dal Presidente Zingaretti.
Come sottovalutare inoltre le convocazione straordinarie del Consiglio Comunale di Frosinone e del Consiglio Regionale del Lazio. Momenti che vanno evidenziati perché dopo anni di solitudine dell’associazionismo ambientale finalmente si sta facendo strada una sensibilità nell’interno delle Istituzioni.
Nel valutare positivamente queste novità e lasciando ai nostri lettori il giudizio sulle forze politiche  e sugli  amministratori che irresponsabilmente ancora tacciono, fiancheggiando gli inquinatori,  è altresì necessario evidenziare alcuni tratti del confronto fra le parti  che meritano essere evidenziati: prevale ancora una discussione generica, sostenuta da buone intenzioni, spesso dello scarica-barile ( Comuni contro la Regione, Regione contro il Ministero, i governanti di oggi contro quelli di ieri). Anche se importante, non mi sembra essere all’altezza della situazione la stessa discussione avvenuta in Consiglio Regionale. Per trasparenza ne riportiamo la sintesi non fatta da unoetre.it ma  
A cura dell'Ufficio stampa del Consiglio Regionale del Lazio.
 La sottoponiamo alla vostra attenzione affinché chi legge possa elaborare un autonomo giudizio.  

Questo è il documento votato dalla maggioranza "  il Consiglio ha impegnato la Giunta regionale a: predisporre una Struttura di missione formata da personale specializzato in materia di bonifica di siti inquinati con il compito di dare corretta attuazione a tutte le azioni ad oggi programmate; promuovere il coordinamento di tutti gli interventi sulla Valle del Sacco a livello sanitario, ambientale, agricolo, di bonifica e di sviluppo, in  accordo con gli altri enti; a farsi parte attiva nei confronti del Ministero per la redazione di un accordo di programma dettagliato e puntuale.
Questo è il documento proposto dal centro destra "istituire un Tavolo istituzionale sulla Valle del Sacco con la Presidenza del Consiglio dei ministri, l’Ispra, l’Arpa Lazio, la Città metropolitana di Roma Capitale, la provincia di Frosinone, le prefetture di Roma e Frosinone, le Asl competenti, i comuni ricadenti nella zona interessata e i Consorzi industriali, per approvare in Consiglio regionale, entro 180 giorni, un "Piano straordinario per la bonifica della Valle del Sacco"; ad attivare entro 90 giorni un "Piano straordinario di assistenza sanitaria per i residenti della Valle del Sacco".
"Il documento del Movimento 5 stelle, respinto dall'Aula, chiedeva tra l'altro alla Regione Lazio di firmare subito l'accordo di programma con il Ministero dell'Ambiente, di aggiornare i Piani di bonifica inserendo regole certe per le aziende che inquinano e di istituire una task-force con le istituzioni coinvolte e la polizia provinciale di Frosinone per individuare i responsabili degli sversamenti illeciti".
Proviamo interesse invece al modo preciso, incisivo e propositivo di  alcune dichiarazioni sentite e prese di posizione provenienti da persone che non vivono di politica, ma ugualmente impegnate nella ricerca scientifica e nella proposta.
La dottoressa Teresa Petricca, intervenendo nella discussione  nel Consiglio Comunale di Frosinone ha dichiarato " Una morte su quattro è dovuta all’inquinamento, Ischemie cardiache in primis. A Frosinone tra marzo e settembre 2018 al Pronto soccorso del capoluogo su 436 accessi, il 69 % è per malattie cardiovascolare. A Frosinone bassa si sono registrati 314 casi. Il 72% contro il 28% di Frosinone alta. Il 61% degli accessi di Frosinone bassa proviene da Madonna della Neve "

Pregnante è la sollecitazione proveniente da Margherita Eufemi della Università di Tor Vergata "

In particolare ritengo importante la proposta di uno screening sanitario sopratutto negli adolescenti. In effetti considerando la pleiotropicità degli inquinanti presenti nella Valle del Sacco (metalli pesanti, solventi organici, composti organoclorurati, amianto, polveri sottili), che una pletora di ricerche scientifiche, li correlano nell’uomo a patologie di tipo  cronico-degenerativo, ai tumori, alle disfunzioni dell'apparato riproduttivo, risulta imprescindibile una azione sanitaria, rivolta in particolare alle giovani generazioni, che valuti lo stato di contaminazione delle persone nei diversi contesti ambientali e gli eventuali effetti sulla loro salute. Quindi un’azione di screening sanitario permetterebbe una valutazione precoce del danno biologico causato da tali inquinanti, e quindi un immediato intervento di protezione sulla salute.
Importante altresì lo "svegliarino" di Elisa Guerriero, Assessora all’ambiente presso il Comune di Ceprano, rivolto al  Ministero Ambiente a proposito della prevista bonifica di otto siti in provincia di Frosinone per i quali sono previsti complessivamente 53 milioni di euro..
" avevamo richiesto la visione dell’Accordo di programma quadro prima della sottoscrizione. Chi farà, che cosa, come e quando nel Sin Bacino del Fiume Sacco, oggi, è ormai di vitale importanza. Perciò sono seguite già due note dove è stato rinnovato questo invito. Ancora due mesi di silenzio.Noi gli impegni del 20 dicembre li abbiamo rispettati, ora - e siamo a ben 60 gg dopo l’incontro dal vivo - il Ministero, ben più strutturato di noi piccoli enti, dovrebbe fare quanto promesso, concordato e dovuto. Continuare a spostare le decisioni sul SIN SACCO e le relative discussioni altrove, fuorchè nell’unico posto deputato, nel MINISTERO, non fa altro che aggiungere confusione e creare inutili forme di esibizionismo ".
Prima di concludere mi sento di rilevare che una coerente e continua lotta all’inquinamento va portata avanti tenendo conto contemporaneamente dell’inquinamento dei terreni, di quello delle acque, di quello atmosferico e delle azioni sanitarie di tipo preventivo e non affrontando fra questi solo un tema.
Per ultimo, anzi per primo, è necessario fronteggiare una emergenza, spesso dimenticata o comunque sottovalutata: l’area vicina al fiume riconosciuta come contaminata su cui esistono attività agricola e di allevamento. Non si può rimanere a guardare o girare la faccia da un’altra parte. E’ necessario al contrario intervenire.

ANGELINO LOFFREDI
22 febbraio 2019





 
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