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PARCHEGGI, CIRCOLAZIONE, VIABILITA’
Tutte le città italiane si trovano, fra i tanti problemi, a doversi confrontare con quello del traffico.
Esso, per i punti di rottura ormai raggiunti, va affrontato direttamente e senza rinvii.
L'Amministrazione che ha guidato durante questi anni il Comune di Ceccano anche se con gradualità, per via dei limitati mezzi finanziari avuti a disposizione, questo problema lo ha affrontato e ha creato tutti i presupposti per una parziale, ma significativa risoluzione.
Per una migliore comprensione è opportuno, dunque, puntualizzare prima con quali mezzi esso è stato affrontato per poi poter passare a considerare tutti gli altri aspetti che, purtroppo, ancora permangono aperti e d'attualità.
A Ceccano, va subito detto, sono stati realizzati due grandi parcheggi: quello del Ponte e del Boschetto. Opere che portano a consentire a centinaia di autovetture di trovare un posto dove poter parcheggiare senza alcun limite di tempo e, cosa più importante, senza creare alcun intasamento ed ingorgo sia in Piazza Berardi che in Piazza25 Luglio e strade adiacenti.
Il Comune, inoltre, sta portando a termine la strada che dal costruendo Ospedale (lungo la Morolense) porta all'altezza del Cimitero, nella parte superiore del paese. Una realizzazione questa che consentirà a molti automobilisti di evitare l'imbuto di Piazza Berardi.
Si tratta, come si può notare, di opere importanti ed utilissime che possono apportare dei risultati ancor più decisivi al « problema traffico » se ci sarà da parte dei cittadini tutti e degli operatori commerciali un convincimento a rimuovere talune abitudini e certe forme di pigrizia.
Scrivo questo perché c'è il rischio che i parcheggi restino riutilizzati e si preferisca il caos, il rumore assordante e l'invivibilità ai 200 metri da percorrere a piedi.
C'è insomma un problema di costume da modificare ed occorre usare tutti gli argomenti che sono a nostra disposizione per risolverlo. Gli atti amministrativi che il Comune dovrà fare (segnaletica orizzontale e verticale, sosta limitata, riduzione di alcuni punti di sosta sia al Ponte che in Piazza) non possono essere esclusivamente atti burocratici, ma vanno vissuti e partecipati da tutti i cittadini soprattutto tenendo presente che quello che sarà possibile ottenere oggi potrà significare la riconquista di angoli dimenticati ora esclusivo dominio delle vetture.
Insomma oggi ci si presenta la possibilità di poter vivere a Ceccano in modo diverso e migliore dell'attuale, e non è cosa di poco conto. Pensiamo, per esempio, a Piazza Berardi con solo dieci macchine posteggiate (brevemente ed ordinatamente) per consentire di soddisfare solo ie esigenze commerciali dei rispettivi proprietari.
Pensiamo all'eliminazione della garitta dei Vigiii
Urbani ubicata proprio in quel punto, e lì intorno, invece, immaginiamo uno spazio libero, magari verde, dove persone comodamente sedute possono gustare tranquillamente un caffè.
Non credo proprio, dicendo queste cose, di sognare ad occhi aperti anche perché la strada che dalla Morolense porta su a Ceccano, deviando alcune di quelle macchine che oggi contribuiscono all'intasamento della zona, favorirà un notevole alleggerimento del traffico e quindi una circolazione più regolare e sopportabile.
Una situazione simile possiamo anche prevederla ed auspicarla per Piazza 25 Luglio ove, oltre tutto, è previsto anche un allargamento dei marciapiedi e una sistemazione con alberi e lampioni artistici.
Sembra dunque azzardato, alla luce di tutto questo, sperare di poter realizzare una città a misura d'uomo e non di macchine?
Noi riteniamo di no, ma una cosa è certa: o si marcia verso questa direzione o si andrà sempre peggio.
Naturalmente problemi così grandi e così complessi hanno bisogno di un momento di confronto con le categorie interessate e necessitano di una unità d'intenti di tutte le forze politiche, comunque collocate, non sia altro per poter lavorare con il massimo di serenità.
Solo così anche gli stessi problemi del commercio, spesso a gran voce conclamati e strumentalizzati da alcuni, potranno avere una risposta positiva soprattutto se gli stessi operatori commerciali concorreranno a sostenere lo sforzo che stiamo cercando di attuare per poter rendere più ordinata, accogliente e vivibile la nostra Ceccano.
(da Il Picchio, giugno 1985)