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Questioni aperte sanitarie: strutture, utilizzo fondi PNRR

ARTICOLI > Questioni sanitarie > Gruppo n° 4

QUESTIONI APERTE SANITARIE: STRUTTURE, UTILIZZO FONDI PNRR, PARTECIPAZIONE

Nel ritenere necessario mantenere l’attenzione sull’andamento della campagna di vaccinazione e sui modi attraverso i quali si ritorna alla normalità produttiva, sociale e culturale, penso sia importante l’esame riguardante lo stato della sanità prima del Covid 19 e le necessarie correzioni da prendere attraverso l’utilizzo dei 15,6 miliardi previsti per la Sanità dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. Somma che seppure limitata rispetto ai 25 miliardi destinati alla "colata di cemento" per le infrastrutture  comunque non può essere dispersa.
A tale proposito un’occasione utile e propositiva ci è stata offerta da una video discussione avvenuta su unoetre.it fra il Direttore Ignazio Mazzoli e il Dottore Giovanni Cirillo che ripropongo attraverso questo collegamento
lt https://www.facebook.com/unoetreit/videos/197609712194223
Conversazione portata avanti con un linguaggio comprensibile e sempre corredato da notizie importanti e da informazioni che aprono ad ulteriori momenti di approfondimento, oltre che di proposte ed impegno per chi non vuole rimanere passivamente a guardare.
Nel confronto mi è sembrato significativo quel necessario riferimento alla "svista" del Consiglio Comunale di Frosinone che ha dimostrato di non sapere che il  richiesto nuovo Ospedale di Frosinone non può essere realizzato con le disponibilità offerte dal PNRR. Significativo perché impone a tutti la necessità di sapere e capire consapevolmente e non inseguire i "sentito dire"
Preciso che non intervengo per formulare una proposta precisa e ben definita sulle questioni sanitarie poiché esse sono al di sopra delle mie oggettive possibilità ma solo per fare alcune sollecitazioni tese a mantenere una discussione basata su dati concreti, evitando di inseguire spinte localistiche, facili da esternare ma impossibili da realizzare.
Mi limito pertanto a sollecitare e mantenere l’attenzione su tre grandi questioni:
Questione ospedaliera. Partendo dalla necessità di definire l’urgente questione della messa in sicurezza (adeguamento sismico) dell’Ospedale di Sora per il quale esistono disponibilità pari a 17 milioni di euro fin dal 2017. Più in generale vorrei aprire un’ipotesi di realizzazione di un ospedale in un’area circoscritta nell’alta Valle del Sacco. Ipotesi tendente ad evitare uno spreco di risorse finalizzate alla manutenzione infinita delle strutture ospedaliere di Anagni, Colleferro e Palestrina. Nello stesso tempo, vorrei riproporre la dimenticata questione dei posti letto nella provincia di Frosinone. Sia il Decreto ministeriale 70/2015 che il Decreto regionale 257/2017 fissano a 3,7 posti letto ogni mille abitanti mentre ad oggi va riportato che il dato provinciale, purtroppo è solo di 2,4 per mille abitanti. L’insieme di tali sintetiche questioni compete alla attività di programmazione della Regione Lazio.
Utilizzo dei 15,36 miliardi previsti nel PNRR destinati alla Sanità. Tali disponibilità sono rivolte verso la Medicina Territoriale (7,0 miliardi) e per l’Aggiornamento tecnologico, Formazione, Ricerca (8,63 miliardi). Pur se limitate tali somme sono ripartite in modo tale da presupporre un rovesciamento delle tendenze negative portate avanti in questi anni da tutti i governi: ospedalizzazione (cura) invece di servizi territoriali (prevenzione ). Così infatti appare se esaminiamo  le seguenti positive indicazioni: Reti di prossimità (2 miliardi), Case della salute (4 miliardi), Degenze infermieristiche (1 miliardo), Sviluppo e Formazione del personale del Servizio Sanitario Nazionale (0,7miliardo).
Partecipazione. Questione aperta, riguardante le forme  attraverso le quali verranno definiti i relativi piani. Inoltre mi sembra essere arrivata l’ora di un esame particolareggiato riguardante il funzionamento delle Case della Salute esistenti nel nostro territorio. Il giudizio sulle stesse è (sarà) differenziato ma bisogna pur darlo.
In tutti questi anni ho ascoltato e spesso condiviso tante giuste critiche provenienti da Associazioni di cittadini e fra queste il Tribunale del malato. Voci significative  da tener conto. Dobbiamo pertanto  fare in modo che tali voci non si disperdano e che al contrario vadano canalizzate dentro le Istituzioni. Ritorno dunque a riproporre che lo snodo principale per la partecipazione, il momento importante per la discussione e la proposta passa attraverso i Consigli Comunali. E’ infatti il Comune l’anello primario che salda i cittadini allo Stato.
Angelino Loffredi
Ceccano, 21 Maggio 2021


 
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