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IL GOVERNO NON AVVERTE CHE LA SITUAZIONE SOCIALE E’ ESPLOSIVA
Dati ufficiosi ci hanno fatto sapere che almeno 15.000 utenti non sono stati in grado di pagare le ultime bollette riguardanti le forniture di gas e luce.
Alle vecchie e precarie situazioni precedenti il Covid 19 ora si aggiungono le nuove dovute alle Sanzioni verso la Russia che stanno dimostrando di essere un boomerang anche verso chi le esercita. Infatti stanno sotto gli occhi di tutti l’aumento del prezzo del frumento, dei fertilizzanti, delle materie prime e più in generale la crescita dell’inflazione. Anche lo stesso PIL, tanto esaltato dal governo, in questi mesi dimostra di ridursi.
Un ulteriore aggravamento avverrà quanto si dovrà pagare l’acquisto di armi e non mi riferisco ai trentotto miliardi previsti per gli anni futuri ma ai venticinque impegnati (e segretati) per il 2021.
Solo il governo non avverte che la situazione sociale sta diventando esplosiva. Non bastano interventi tampone o qualche pannicello caldo perché servono misure straordinarie per rispondere a una situazione straordinaria. L’80 per cento degli italiani comincia ad avere difficoltà molto serie nel pagamento dei mutui e bollette. Tante sono le famiglie che vivono con un reddito lordo sotto i 30.000 euro l’anno. È arrivato il momento di fermare la spesa per la corsa al riarmo, anche perché non esistono Stati che ci minacciano, e nello stesso tempo ridurre l’evasione fiscale e creare un contributo di solidarietà. La situazione è straordinaria. L’elastico dell’ingiustizia sociale si è allungato troppo e sta per spezzarsi e prima che sia troppo tardi servono misure straordinarie. Ieri il segretario della CGIL Landini ha detto che non si tratta tanto di parlare di patrimoniale o di misure fiscali analoghe, il Governo ha il dovere piuttosto di decidere "contributi di solidarietà straordinari" da parte di chi ha di più, proprio perché "non siamo in una situazione normale". Far finta che questa situazione non esista vuol dire continuare a prendere a schiaffi la maggioranza del Paese".
Il segretario generale ha parlato anche della necessità di decidere subito forti investimenti nelle energie rinnovabili. "Ci troviamo in questa situazione con una completa dipendenza dal gas russo perché non sono state fatte le scelte giuste negli ultimi anni. E non è vera l’obiezione che per passare alle rinnovabili ci vorrebbero troppi anni. Ci sono studi di fattibilità delle imprese del settore che parlano di un range temporale di tre anni per la transizione. È questione di volontà politica".
Considerazioni condivisibili ma non bisogna perdere tempo. E’ urgente infatti intervenire.
Angelino Loffredi
Ceccano 7 Aprile 2022