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INTERVISTA RILASCIATA A VALENTINO BETTINELLI
Per approfondire l’annosa questione dell’inquinamento della Valle del Sacco, Unoetre.it ha deciso di dialogare anche con l’ex Sindaco di Ceccano, Angelino Loffredi, ponendo anche a lui alcuni quesiti sul problema.
D. Il disastro ambientale della Valle del Sacco torna ad esplodere con l’episodio della moria di capi di bestiame nel 2005. Prima di questa data il fiume era tornato in condizioni migliori; quale fu il processo che portò a tale miglioramento?
R. Alla base di questo inizio di risanamento della qualità delle acque del fiume Sacco ci fu un clima di buoni rapporti tra tutte le forze politiche. In particolare negli anni della mia esperienza da Sindaco, dal 1981 al 1985. Debbo riconoscere il sostegno costante ricevuto dalla federazione provinciale del mio partito, il PCI, dalla maggioranza che guidava il comune e dalle amministrazioni comunali a nord di Ceccano. Le iniziative messe in campo, vennero favorite anche dagli atteggiamenti responsabili della Democrazia Cristiana e del Consigliere Provinciale Romano Misserville. Frutto di questa unione d’intenti fu l’arrivo a Ceccano nel febbraio del 1984 del Ministro all’Ecologia Alfredo Biondi, che portò la discussione su temi più operativi quali il finanziamento per la realizzazione della Sezione biologica del depuratore dell’ASI. Bisogna precisare che il tema centrale dell’epoca era un inquinamento causato appunto dalla mancata depurazione biologica. L’unità cittadina permise di ottenere il finanziamento, l’avvio dei lavori e la realizzazione nel 1991 della sezione biologica ottenendo così
un sostanziale miglioramento della qualità delle acque del Sacco, un notevole aumento della fauna ittica e l’eliminazione del fetore.
D. Oggi i movimenti civici sono impegnati nel chiedere la risoluzione dei problemi. Come, secondo lei, la parte politica dovrebbe lavorare con le forze civiche per chiedere risoluzioni per il bene comune?
R. Le forze politiche dovrebbero mantenere un rapporto continuo con l’ambientalismo, essere consapevoli che ci troviamo di fronte ad una estensione del Movimento allarmato per via della crescita dei tumori e che chiede rapide soluzioni. E’ necessario pertanto evitare toni propagandistici, riportando le questioni aperte nell’interno delle assemblee elettive. Quindi anche nel Consiglio Comunale di Ceccano.Le forze politiche è opportuno eliminino la corsa alla primogenitura e la colpevolizzazione reciproca. Il nemico è l’inquinamento, contro i portatori di disastri è necessario unificare gli interventi. E’ urgente quindi che il Sindaco, massima autorità morale e politica si ponga l’obbiettivo di creare un clima di dialogo tra la maggioranza che lo sostiene e le opposizioni.
Attraverso frequenti seduto il Consiglio Comunale dovrebbe esercitare un esame approfondito e nuove forme di controllo verso scadenze che a gennaio a Ceccano avremo di fronte: la bonifica dei siti dell’ex discarica di via Anime Sante e la rimozione dell’amianto presso la SNIA BPD di Bosco Faito. E’ necessario accendere i riflettori attorno a queste scadenze per evitare che si ripeta quanto accaduto con i lavori del Depuratore ASI: 4 milioni di euro sprecati,senza alcun momento di controllo, nel silenzio dei sindaci che hanno portato a conservare un depuratore che non depura.
D. Il 20 dicembre c’è stato un tavolo di lavoro in Provincia con i funzionari del Ministero all’Ambiente e della Regione, per la bonifica dei siti contaminati. Quali aspetti reputa siano positivi e quali, invece, dovrebbero essere ulteriormente approfonditi?
R. Credo che l’incontro in Provincia, su cui ho fatto delle necessarie considerazioni (https://www.unoetre.it/notizie/ambiente/item/6452-
rappresenti un segnale estremamente positivo. E’ una risposta alle partecipate manifestazione avvenute in questi mesi, poi anche se con un anno di ritardo abbiamo sentito l’impegno, da parte del Ministero, a stanziare una somma che si aggirerà attorno ai 53 milioni di euro, che servirà ad iniziare l’opera di bonifica di siti circostanti le rive del fiume Sacco, oltre che l’avvio di esami epidemiologici. Si tratta di bonificare otto siti di cui due in Ceccano e di cui ho accennato prima. Ci troviamo di fronte nel territorio provinciale di terreni che risultano velenosamente inquinati da sostanze che stanno provocando gravi problemi alla salute pubblica. Questi interventi dovranno essere accompagnati anche da una riqualificazione che coinvolga la qualità delle acque( regolare funzionamento dei depuratori e lotta verso gli sversamenti nel fiume), dell’aria e dei servizi sanitari.
All’ordine del giorno esistono dunque temi impegnativi e complessi attorno ai quali è necessario alzare livelli di conoscenza e di impegno politico. Sarà tale impegno a trasformare la quantità della partecipazione popolare sinora vista in qualità della proposta, sapendo che la stessa ha necessità di unità, di rapide decisioni e immediati interventi. Per la salute nostra e per quelli che verranno.
25 dicembre 2018
Valentino Bettinelli