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Che fare?

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CHE FARE?

Con piacere leggo una Nota scritta dalla sezione ceccanese di Rifondazione Comunista, nella quale si stigmatizza, accompagnata da qualche punta di sarcasmo, l’aumento di alcuni  costi cimiteriali predisposti dalla giunta in carica. Quella stessa giunta che ai quattro venti aveva garantito di rifiutare l’aumento di tasse. La sezione comunista  dimostra così che anche il caro estinto verrà colpito dalla pandemia finanziaria. Infatti saranno toccati e aumenteranno i seguenti costi: a 250 euro a metro quadro per la sepoltura a terra e 650 euro a metro quadro, per la costruzione di edicole funerarie. Aumenti che chiameranno, anticipa questo partito, altri aumenti, quali la registrazione del contratto e i diritti di segreteria. Dopo i parcheggi a pagamento, la (op)pressione fiscale senza tregua continua.
Opportunamente la sezione di Rifondazione ricorda che l’amministrazione Fascio leghista smentisce se stessa, poiché nel corso della campagna elettorale del 2020 il categorico  impegno era: mai più aumenti di tasse.
Apprezzo l’intervento e la tempestività di questo partito. E’ una presa di posizione critica che va ad aggiungersi ad altre esternate in questo periodo anche da altre organizzazioni che si collocano all’opposizione di questa maggioranza. Questo mi induce a riconoscere che l’opposizione ceccanese non può essere paragonata a quella di Frosinone negli ultimi cinque anni.
A Ceccano l’opposizione raccoglie e fa proprie necessità e bisogni, evidenzia le sopraffazioni della maggioranza, con la volontà di colpire i ceti poveri, le attività produttive cittadine e favorire invece gli amici degli amici.
Proprio perché non ho difficoltà a riconoscere questo aspetto ,provo ad evidenziare qualcosa che può e comunque va migliorato.
Mi riferisco al fatto che tali interventi critici una volta esternati non vadano lasciati cadere o dimenticati ma sistematicamente ripresi.
E’ preferibile che le tante posizioni critiche che le varie forze di opposizione in questi due anni hanno sollevato, non vengano poste da singole forze ma, possibilmente, in modo unitario. Unificare, includere, dunque, per precostituire un programma unitario alternativo al "malfatto" dell’attuale maggioranza.
Infine, pongo una questione, non ultima e nemmeno marginale: le giuste critiche, le necessarie proposte avvengono solo in elettronico, scritte da poche persone, utilizzando i nuovi strumenti informatici. Certo, in questo modo i cittadini possono ritenersi soddisfatti di essere ben rappresentati da persone capaci di padroneggiare le nuove tecnologie, ma a pensarci bene, può bastare?  La necessità importante è quella di arrivare a farsi sentire da tutti. Il vero, decisivo salto di qualità avverrà quando i problemi verranno fatti conoscere ai cittadini, in un rapporto diretto, personale, faccia a faccia, dialogando. Da questo punto di vista mi sembra importante ricordare che l’unico e valido incontro post elettorale è avvenuto un anno dopo le elezioni del 2020 presso la Pasticceria Zambardino. Fu un’ iniziativa promossa solamente da "Il coraggio di cambiare" . Preparare incontri, discutere, confrontarsi, vuol dire allargare l’area della partecipazione, formare nuovi protagonisti, nuove soggettività, reclutare nuove persone che inevitabilmente si avvicinano nel corso di tali momenti. Anche ed in particolare modo di questo, ora si ha bisogno.

Angelino Loffredi
Ceccano 11 luglio 2022


 
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