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1983 per la pace

ARTICOLI > SINDACO ATTIVITA'

CECCANO, 1983 UNA MANIFESTAZIONE PER LA PACE
CECCANO, 4 Giugno 1983, intervento durante la Manifestazione per la Pace promossa dal Comune e dal 54° Distretto Scolastico.
“La manifestazione di oggi ancora una volta mette in risalto la volontà di tante persone a non volere delegare ad altri le scelte fondamentali  riguardanti la propria vita ed il proprio futuro.

Attraverso le iniziative promosse dal 54° Distretto Scolastico e dai Comuni possiamo dire che sono ulteriormente cresciute sia la cultura della pace che  la richiesta del dialogo fra i  potenti della terra per  perseguire ed affermare   uno sviluppo ordinato, giusto e pacifico in tutto il mondo.
Mai come oggi queste iniziative sono  necessarie. Ogni sera infatti in televisione sentiamo parlare di guerre localizzate in varie parti del pianeta ma in particolar modo avvertiamo che oscure minacce gravano su tutti noi.
C’è un’angoscia che ci sovrasta perché notiamo che lo  spirito di potenza di alcuni stati induce altri ad armarsi. Purtroppo ognuno si giustifica affermando di avere poche armi a disposizione rispetto al paese avversario e quindi ne produce altre ed altre ancora sperando di sentirsi più sicuro.
Questa è una logica negativa, perversa che non promette niente di buono. E’ una spirale che dobbiamo fermare!
Si tratta di tante risorse che potrebbero essere utilizzate per realizzare scuole, ospedali, impianti sportivi, per incrementare la ricerca scientifica, per risanare fiumi inquinati, per dare un lavoro produttivo a giovani disoccupati e che invece vengono sperperate  per realizzare sofisticate armi di distruzione di persone e cose.
Anche in Italia vorrebbero costruire una base missilistica !

Se oggi conteggiamo il potenziale di guerra accumulato in tutti gli arsenali del mondo possiamo dire che ogni cittadino gira con un fardello di 150 tonnellate di dinamite sulle spalle. Ripeto 150 tonnellate di dinamite.
E ci stanno persone e uomini di governo che chiedono ancora di costruire nuove armi e non pensano invece che se ci fosse una guerra atomica ci sarebbe non solo l’estinzione del genere umano ma addirittura del pianeta. Di fronte a queste preoccupazioni registro che esistono tanti che si chiedono se le manifestazioni, come quella di oggi, servano, se siano utili a raggiungere un risultato.
Io sono convinto di si. Si otterrà un risultato.!
Se poi vedo che in tutto il mondo esiste una spinta diffusa e generalizzata, pur con posizioni differenziate, a chiedere la pace allora questa convinzione diventa certezza.
Oggi queste iniziative sono necessarie perché alcuni uomini di governo vorrebbero ancora di più accelerare la corsa agli armamenti. Sembrano tanti lupi famelici che ringhiano desiderosi di azzannare la preda, senza prevedere i danni che farebbero al genere umano. E’ per questo che anche noi qui a Ceccano abbiamo voluto aggiungere la nostra voce a quella di tanti milioni di cittadini che attraverso marce e catene umane chiedono di voler vivere tranquilli.
Lo facciamo anche per dimostrare che la scelta degli armamenti riguarda solo pochi gruppi economici legati ai fabbricanti di armi, mentre, al contrario ,la volontà di pace è un patrimonio ed un’esigenza di uomini e donne, di ricchi e poveri, di  tutto il genere umano.
Sappiamo anche che solo unendo la nostra volontà alla speranza di altri possiamo ammansire i lupi, farli ragionare ed imporre la discussione fra i vari blocchi militari.
Chiediamo una pace nella giustizia, accompagnata da una cooperazione internazionale tra nord e sud del mondo, che solleciti un disarmo progressivo e controllato, accompagnato da una diversa distribuzione delle risorse e delle ricchezze finalizzate allo sviluppo libero ed indipendente di ogni popolo.
Prospettando tale indicazione di lavoro o tale prospettiva credo si possa far sfuggire l’umanità dal dilemma; nuova civiltà o nuova barbarie.
Il dialogo fra i blocchi contrapposti è un’esigenza del nostro tempo. Questo è il tema e l’obbiettivo della manifestazione. Chiediamo che le potenze mondiali discutano per arrivare ad una riduzione bilanciata degli armamenti. Bisogna farlo ora e subito, prima che sia troppo tardi!”
Angelino Loffredi
Ceccano, 19 Novembre 2024

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