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SQUADRISMO NEL CASSINATE
Proseguendo nella ricerca sulla nascita del Fascismo in provincia di Frosinone, nel periodo precedente la Marcia su Roma, abbiamo rilevato che a Cassino il Fascio di Combattimento viene costituito il 1 marzo 1921. La Squadra di azione viene titolata a Enrico Toti, eroe della Grande Guerra, mentre il comandante della stessa viene riconosciuto in Alberto Pegazzani. Risulta altresì che gli squadristi qualificati siano 48. Di tutti si conosce l’identità: Abate Orazio, Aceti Alessandro, Arcari Giuseppe, Bancrazi Ettore, Baggi Luigi, Campagna Alfredo, Capaldi Pasquale, Capaldi Sebastiano, Capaldi Vincenzo, Cianci Giovanni Battista, Cibelli Antonio, Colella Andrea, Colella Luigi, Carlino Guido, Capaldi Luigi, Del Greco Domenico, D’Erme Francesco, Di Giovanni Nicola, Di Sano Giovanni, Ferrara Gustavo, Ferrara Gustavo, Fontana Umberto, Giallonardi Ernesto, Liquori Giovanni, Martini Edmondo, Martini Renato, Martini Ugo, Martone Gabriele, Merola Giovanni, Merola Emilio, Monaco Luigi, Pegazzani Alberto, Pegazzani Antonio, Pegazzani Guido, Pitaccio Giuseppe, Presi Attilio, Pellecchia Tommaso, Ranaldi Adolfo, Ranaldi Gaetano, Ranaldi Mario, Russo Erasmo, Sparagna Michelangelo, Tomassi Gaetano, Tumolini Giovanni, Valente Antonio, Vertecchi Alberto, Vertecchi Giulio, Verdone Antonio.
La Relazione del Segretario federale, avente come scopo il riconoscimento della qualifica di squadrista, mette in evidenza che la squadra ha partecipato a 6 azioni: 3 nel 1921 ( Cassino, S. Angelo in Theodice, S. Apollinare), e 3 nel 1922 ( S. Maria Capua Vetere, S. Elia Fiume Rapido, S. Giorgio a Liri ). In essa si trascrive l’anno ma non il giorno e nemmeno le sedi o le persone colpite. Inoltre di ogni squadrista si conoscono le azioni compiute. Vengono indicati anche i nomi di chi testimonia tali avvenimenti: Alberto Pegazzoni, Ranaldi Adolfo, Ranaldi Gaetano, Colella Luigi, Colella Andrea, Presi Attilio, Bernardo De Spagnolis, Luigi Viccarone.
Le agitazione non sono altro che la risposta fascista alla nascita nella zona delle sezioni socialiste, comuniste, sindacali e all’attivismo di dirigenti che si stanno facendo apprezzare per i legami con le classi lavoratrici quali Luigi Selmi, Alessandro Assante, Bernardo Nardone , Vittorio Lollini e la dottoressa Maria Lombardi.
E’ interessante altresì tener conto di quello che la Relazione scrive sulle presenze fasciste a S. Apollinare e a Sant’Angelo in Theodice. Per quanto riguarda la situazione nel comune di S. Apollinare riportiamo " Dalle dichiarazioni degli stessi fascisti che hanno avuto riconosciuta la qualifica di squadrista la Commissione rileva che la loro attività si è limitata esclusivamente alle seguenti azioni: dinanzi alla minaccia della lega rossa di S. Apollinare di non far raccogliere le fave in un terreno in contrada Giunture il Fascio si recò sul posto per assicurare il normale svolgimento del lavoro. Non ebbe luogo nessun incidente. In occasione della festa di S. Antonio, nel settembre 1921 il Fascio s’impose per non far suonare inni sovversivi."
Per quanto riguarda la situazione in Sant’Angelo in Theodice, frazione di Cassino, la Relazione riporta " dall’esame generale e dall’interrogatorio la Commissione per la revisione degli squadristi si è fornito il convincimento che intorno alla figura del camerata Mario Calcagni grosso proprietario di terreni in Sant’angelo in Theodice si sia formato un nucleo di elementi locali da lui sussidiati, cosi che non è chiaro sino a che punto l’intervento di costoro si sia effettuato per scopi di difesa personalistica-
Lucia Fabi Angelino Loffredi
Ceccano 13 Maggio 2019