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Sport: un impegno preciso

PUBBLICAZIONI > Frammenti di vita ceccanesi

SPORT: UN IMPEGNO PRECISO DELL’AMMINISTRAZIONE

Per un amministratore comunale la situazione peggiore è quella di non poter prevedere mai con esattezza quale sarà l'ammontare delle risorse finanziarie che il Comune avrà a disposizione per l'anno successivo. Ciò crea un enorme limite a tutta l'attività amministrativa poiché mette in seria difficoltà la volontà e la possibilità di fare i piani e programmare scelte guardando al futuro. Tutto questo dipende dal clima politico che consente di teorizzare e di imporre tagli indiscriminati alla spesa pubblica, in particolare ai servizi, e più precisamente al fatto che il Governo, in pratica, si è messo contro i Comuni.
Ciò nonostante, e vogliamo metterlo in evidenza, l'Amministrazione Comunale di Ceccano è riuscita a fare scelte a favore della gioventù ed altro intende fare senza disperdere le poche risorse a disposizione.
Le scelte operate hanno permesso una forte crescita della partecipazione attiva alle manifestazioni sportive, determinando la formazione ed il consolidamento di varie attività impropriamente chiamate
« minori »: pallamano, pallavolo, softbal, baseball, oltre al ciclismo ed al calcio. Non è trionfalismo affermare che in ogni manifestazione sportiva a carattere provinciale, scolastica e non, la gioventù ceccanese si trova sempre nei posti d'onore. Settimanalmente assistiamo a manifestazioni lungo le strade, nei prati, dentro Ie palestre.
Sapere che a Ceccano 600 persone sono regolarmente iscritte a Federazioni sportive e che più del doppio sono quelle che in maniera saltuaria hanno partecipato a gare è per gli amministratori vero motivo di soddisfazione ed il segno di aver lavorato bene in questa direzione. Soddisfazione, quindi, ma alcune riflessioni sono opportune. C'è da dire, per esempio che, per alcune società sportive il contributo comunale, a volte, arriva all'80% delle entrate generali, rilevando così una limitata estensione dei soci ed una scarsa crescita dei gruppi dirigenti. Il contributo comunale, giusto, perché garantisce le attività, non deve però frenare ia ricerca di nuovi soci e di nuove fonti di finanziamento per arrivare ad una vita associativa più feconda e, nel contempo, più in grado di essere autonoma. Un'altra considerazione parte dal fatto che questa crescita, voluta e sostenuta dal Comune, si scontra con problemi pratici, organizzativi e di strutture poiché tanta è la gioventù dedita allo sport che gli impianti scoppiano. Oltre al campo comunale, oggi vengono utilizzate a tempo pieno anche le palestre scolastiche. Ma tutto ciò, ne siamo convinti, non è sufficiente. Per non bloccare ma, anzi, alimentare nuovi bisogni e nuove richieste di attività sportiva - che oltre a servire la formazione fisica, completa ed arricchisce anche altre qualità prima fra tutte la volontà - si impongono al Comune altri interventi: -utilizzare e razionare meglio gli accessi alle palestre scolastiche, compresa la palestra della Scuola Media " Gizzi "; - sistemare 1l piazzale interno alla Scuola Media " Sindici " da adibire quale campo polivalente ove si possa fare pallamano, pallavolo, pallacanestro; - sistemare il piazzale interno all'Ospizio " Santa Maria della Pietà " ove potrebbero giocare le squadre che fanno i campionati di baseball.
Oltre a questi interventi si dovrebbe favorire tutte quelle iniziative che gruppi di cittadini prendono autonomamente per conquistare nuovi punti di verde da adibire a piccoli campi sportivi. Accanto a questi problemi immediati si pone l'altro non più rinviabile: la costruzione di un nuovo impianto sportivo.
Il vecchio progetto (circa 3 miliardi) non è stato finanziato. Per i tempi che corrono è da ritenere che
non lo sarà rnai più. Si impone, pertanto, la necessità di ipotizzare una struttura che costi di meno.
Un'impianto che, oltre ad un campo da gioco, preveda anche strutture atte a svolgere gare di atletica leggera ed altre attività. Così facendo miglioreremmo notevolmente la situazione, rafforzeremmo la salute dei giovani, potremmo vivere meglio circoscrivendo ulteriormente l'ozio e la noia.

(da Nuova Informazione, marzo 1983)

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