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INTERVISTA RILASCIATA A DIEGO PROTANI DEL GIORNALE "L'INCHIESTA" IN OCCASIONE DELLA PRESENTAZIONE DEL LIBRO "IL DOLORE DELLA MEMORIA/CIOCIARIA 1943-
1) Prof. Loffredi quanto tempo è stato necessario per portare a termine un libro di 400pagine?
R. "Il lavoro è durato due anni, durante i quali abbiamo raccolto notizie provenienti da fonti bibliografiche diverse: laiche e cattoliche, oltre che da archivi parrocchiali, l’archivio della diocesi di Ferentino e tante testimonianze orali".
2) La Resistenza in Ciociaria non era ancora stata affrontata in maniera così dettagliata in un libro, quale apporto storico aggiunge questo volume?
R "In verità dobbiamo riconoscere che negli ultimi anni il ricercatore di Paliano Roberto Salvatori ha portato notevolmente in avanti la ricognizione di questo fenomeno, raccogliendo e facendoci conoscere dati importantissimi anche se l’indagine era circoscritta prevalentemente nella zona a sud di Roma : Palestrina , Paliano, area prenestina. Noi abbiamo esteso l’indagine su tutto il territorio provinciale, abbiamo rilevato inoltre l’eccezionale presenza delle truppe tedesche. Una densità altissima, comparabile solo a quella di Stalingrado. Tale insediamento non ha permesso la costituzione di molte formazioni partigiane. Inoltre ci siamo soffermati sulla mancata unificazione dei vari gruppi" .
3) Avete raccontato in maniera minuziosa vari episodi di violenza nazista, come ad esempio l'assassinio dei fratelli Capoccetta. Avete scritto anche delle violenze subite della popolazione ciociara ad opera del Corpo di Spedizione Francese, meglio conosciuti come marocchini, perchè ritenete che queste pagine della nostra storia negli anni rischiano di venire dimenticate?
R "Veramente c’è da dire che tante di tali violenze portate alla luce non erano conosciute, o almeno non appartenevano all’immaginario collettivo. Oltre ad avere riportato le fasi salienti delle quattro battaglie di Cassino, abbiamo evidenziato e descritto che i nazisti nei nove mesi di occupazione uccidono più di 250 persone, prevalentemente contadini che reagivano alle loro rapine. Per quanto riguarda le " marocchinate " abbiamo seguito il percorso di queste truppe dalla Sicilia, alle Mainarde, al Garigliano, per finire ai comuni dei Lepini. Un percorso di dolore, sofferenza e sangue. Abbiamo iniziato ad indagare anche le risposte non organizzate ed energiche della popolazione. Così come abbiamo rilevato i pochi interventi degli americani e degli ufficiali francesi per reprimere i violentatori"
4) Avete previsto per l'inizio del prossimo anno scolastico un tour nelle scuole superiori per far conoscere queste pagine storiche di Ceccano?
R "Dopo la presentazione del libro di sabato 21, ci incontreremo il 29 maggio con gli abitanti di Colle San Paolo, in Ceccano per ricordare i caduti di quella contrada sotto il fuoco nazista e per i bombardamenti e i cannoneggiamenti alleati. Le amministrazioni comunali di Giuliano di Roma, Villa Santo Stefano e Amaseno durante il mese di giugno hanno già programmato degli incontr,i anche perché il libro descrive abbondantemente vicende accadute in queste realtà. L’incontro con gli studenti ci auguriamo possa essere tenuto ma questo rientra nei piani di studio che solo le scuole possono programmare".