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38 miliardi ai mercanti di armi

ARTICOLI > Guerra in Ucraina e ripercussioni

38 MILIARDI AI MERCANTI DI ARMI

Alla Camera il 16 marzo 2022 è stato approvato un ordine del giorno proposto da Roberto Ferrari, parlamentare della Lega, attraverso il quale si impegna il governo ad aumentare la spesa militare da sessantotto milioni di euro al giorno a 104. Questa scelta è stata votata da 391 deputati, è stata contestata da 19, fra questi dalla Ciociara Enrica Segneri  del gruppo 5 stelle, mentre 7 sono stati gli astenuti.
PD, Lega, 5 stelle, Fratelli d’Italia, Forza italia e cespugli vari vanno indicate come le forze politiche responsabili di avere alzato l’asticella della spesa bellica portandola  ad una previsione pari a 75.000 euro al minuto.
A conti fatti dunque la spesa militare annua passa da 25 miliardi del 2021 a 38 miliardi !
In tutti questi mesi, pur di fronte ad un aggravamento della condizione sociale italiana, ci veniva detto che mancavano disponibilità di bilancio per intervenire nella prevenzione e cura sanitaria, istruzione, ricerca, spesa sociale mentre ora dal cilindro saltano fuori altri 13 miliardi che i cittadini dovranno  pagare.
Gli autori di tale misfatto sono gli stessi che tutti i giorni chiedono la pace, dicono giaculatorie, marciano, si stringono attorno alle bandiere dell’iride e poi nei momenti decisivi si mettono l’elmetto. Parlamentari che più che essere difensori della pace sono i difensori dei mercanti di armi, di coloro cioè che finanziano terrorizzanti campagne giornalistiche, creano un clima bellicista per procurare(spesso riuscendoci) nuove guerre.
Angelino Loffredi
Ceccano 17 Marzo 2022



 
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