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Su Impastato ritardi, divisioni, nuova unità

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SU IMPASTATO RITARDI, DIVISIONI, NUOVA UNITÀ

L’incontro di oggi può essere un utile momento per puntualizzare un aspetto che in questa sede mi sembra doveroso evidenziare. Mi riferisco alle difficoltà, non solo poliziesche e giudiziarie che ci sono state nel far emergere, in tempi molto più rapidi, che la morte di Peppino Impastato non era il frutto di un atto terroristico ma era un  delitto di mafia.

E’ vero che l’assassinio di Aldo Moro, avvenuto lo stesso giorno, oscurò il delitto di mafia ma nello stesso tempo mi permetto di chiedere quanto influì negativamente nel far emergere la verità il  fatto che Impastato fosse militante di Democrazia Proletaria e candidato per questo partito nelle elezioni comunali nel 14 e 15 maggio del 1978 proprio nel comune di Cinisi? E quanto fu importante e ugualmente condizionante, sempre negativamente, che  durante i due referendum  del successivo 11 giugno riguardanti  l’Ordine Pubblico e il Finanziamento pubblico ai partiti,  Democrazia Proletaria avesse una posizione fortemente discordante dai partiti di sinistra ?
Ho ricordato questi momenti perché seguito, ancor oggi, a ritenere che in Italia le verità giudiziarie, quando ci sono state, sono avvenute sempre a rimorchio delle verità vere individuate e diffuse dal movimento delle masse.
Mentre a difendere la verità si battevano la madre Felicia, gli amici di Aut , coloro che lo avevano eletto in Consiglio Comunale ed un gruppo limitato circoscritto in Sicilia, non si sviluppò purtroppo un movimento di lotta esteso e nazionale ed auto criticamente riconosco di aver conosciuto e posto la giusta attenzione a questo tema solo dopo tanti anni.
Ho fatto riferimento a divisioni passate per porre l’attenzione alle divisioni attuali che caratterizzano  quella che dovrebbe essere la sinistra. Guardando l’esperienza Impastato domando: quanto incidono infatti oggi le diffidenze, le rivalità, le avversioni fra quelli che dovrebbero essere gli eredi di Peppino Impastato? Tanto, anzi tantissimo, se pensiamo al fatto che non esista una movimento esteso, unitario, nazionale in grado di lottare per rimuove le tante inadempienze, i depistaggi che le forse inquirenti creano di fronte a tante ingiustizie. La sentenza sulla Trattativa Stato-Mafia (tutti assolti) vorrà pur dire qualcosa !
Il movimento per affermare la verità attorno all’assassinio di Peppino Impastato si costruì in ritardo, purtroppo e’ vero  ma con una certa dose  di soddisfazione voglio sottoporre quanto fortunatamente seppur in ritardo è avvenuto ed avviene a Ceccano.
Senza esagerare dico che in questi anni duemila è cresciuta e consolidata una forte connessione sentimentale e politica fra Peppino Impastato e la stessa città. Mi permetto allora di farvi conoscere che in data 16 giugno 2006 la giunta comunale con provvedimento 225 delibera e realizza di intitolare a Peppino Impastato una vasta area sottostante a Piazzale Bachelet. La motivazione è la seguente: "La piazza suddetta può essere intitolata alla memoria di Peppino Impastato, vittima della mafia per la sua strenua ed incessante attività di denuncia di traffici illeciti di Cosa Nostra nel  Palermitano degli anni 70. Dilaniato il 9 maggio 1978 da una carica di tritolo posta sui binari della linea ferrata Palermo –Trapani"
Sento il dovere di ricordare anche chi furono gli amministratori artefici di tale provvedimento: Antonio Ciotoli, sindaco, Emilio Nicolia, Pietro Masi, Nicolino Ciotoli, Vincenzo Bragaglia, Umberto Terenzi. Assiste alla seduta Mario De Santis, Segretario Generale.
Quattro anni più tardi, il 25 settembre 2010, sempre per ricordare il sacrificio di Peppino Impastato, la Giunta con provvedimento n. 385, nell’ambito della legge regionale 16 del 2008, titolava " Biblioteche contro la mafia ", delibera di impegnare " la somma di 10.000 euro per la spesa relativa all’inaugurazione di una Sala dell’Auditorium della Mediateca Valle del Sacco, intitolata a Peppino Impastato e per annesse manifestazioni Culturali ". . Gli amministratori presenti sono: Antonio Ciotoli, Sindaco, Fiorella Tiberia, Giulio Conti, Nicolino Ciotoli, Pietro D’Annibale, Antonello Ciotoli, Umberto Terenzi. Assiste la seduta: Mario De Santis, Segretario Generale.
Qualche mese dopo vengono realizzate tutte le iniziative programmate:

  • giovedì 4 novembre 2010 : Giovanni Impastato viene a Ceccano  per incontrare gli studenti  della città;

  • venerdì 5 novembre, ore 9.30al  Cinema Antares di Ceccano viene proiettato il film "I cento passi" di Marco Tullio Giordana, con saluto e presentazione dello stesso Giovanni Impastato. La proiezione del film avverrà in contemporanea con tutte le biblioteche comunali aderenti al Sistema Valle del Sacco. Anche ad Acuto sarà proiettato il film presso la sala consiliare con la partecipazione della scuola media;

  • Ore 16.00: Intitolazione sala Auditorium a Peppino Impastato nella Mediateca Valle del Sacco. Inaugurazione mostra itinerante delle tavole originali del libro a fumetti "Peppino Impastato: un giullare contro la mafia" di Marco Rizzo, Lelio Bonaccorso, alla presenza degli autori del libro: Giovanni Impastato, Associazione Libera.

  • Il successivo mercoledi 10 novembre, infine, presso il Teatro Antares, alle 17, don Luigi Ciotti di fronte a tantissime persone attente e commosse ne ricorderà il sacrificio e i pericoli provenienti dalla criminalità organizzata con le sue connessioni politiche.

Prima di terminare questo intervento voglio ricordare con orgoglio e soddisfazione che ogni anno, anche in questi anni di Covid,  il 9 maggio su Piazza Impastato gruppi di giovani e rappresentanti di forze politiche ( uniti ) depositano fiori sull’asta che lo ricorda e esprimono brevi ma significative considerazioni.
Angelino Loffredi
Arce 25 settembre 2021



 
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