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SERVIZIO IDRICO, VA BENE MA ANDRA’ ANCORA MEGLIO
Per milioni di italiani l'autunno è stato triste e pieno d'angoscia. Dalle più diverse aree gerafiche sono venuti infatti annunci di razionamento di acqua e notizie di gravi situazioni d'emergenza dovute alla prolungata siccità. Durante quel periodo similapprensioni, fortunatamente, non le hanno avute i Ceccanesi. Che cosa è infatti avvenuto?
Le Giunte municipali che si sono succedute dal 75 ad oggi hanno sempre guardato con occhio attento al problema idrico e questo servizio, proprio perché elementare, è stato considerato prioritario rispetto a molti altri tanto che l'obiettivo perseguito è stato, infine, realizzato portando l'acqua nelle case di tutti. Si pensi che quando questo progetto veniva presentato veniva ritenuto troppo ambizioso. Qualcuno addirittura ebbe a considerarlo come un sogno fino a considerare pura demagogia il promettere acqua, anche se per solo qualche ora al giorno, all'interno delle abitazioni di campagna.
In verità I'impresa non era né facile né semplice se si pensa che la popolazione di Ceccano è distribuita su ben 6 mila ettari e che nel centro del paese vivono solo 8 mila persone mentre 12 mila sono residenti in campagna. Problemi venivano anche dal modo in cui avveniva il rifornimento e per come era organizzato l'approvvigionamento. Basti pensare soltanto al fatto che i vari serbatoi esistenti sono stati realizzati in vario tempo, ma sempre senza tener conto di quelli successivi. Due in conclusione i problemi fondamentali che ci trovammo a dover affrontare nel 1975: il costo generale per estendere la rete idrica e la quantità di liquido che si aveva a disposizione. Per il primo, pur basandoci in alcuni casi sul contributo volontario dei cittadini, parlano da sole le cifre: una rete estesa per più di 200 km. (più di quella viaria) e le utenze che da tremila sono arrivate a seimila.
Ma il dato ancora più straordinario è costituito dal fatto che abbiamo risolto il problema del potenziale d'acqua, riuscendo ad allacciare le varie condotte e serbatoi e lavorando alla ricerca di nuove fonti. Nel mese di dicembre del 1983 siamo riusciti a mettere in funzione ben due nuovi pozzi che ci danno ciascuno 12,5 litri al secondo. Questo nuovo potenziale non solo serve le contrade di Cardegna, Maiura, Fiano, Colle Alto, Celleta e Peschieta, ma contribuisce anche ad alimentare il serbatoio centrale situato nella parte alta del paese. Grazie a tutto ciò oggi l'acqua arriva pressoché ininterrottamente a più di 6.000 famiglie e alcune deficienze rilevate in via Matteotti e in via Gaeta riguardano solamente la gestione della Cassa per il Mezzogiorno.
Si puo dire, pertanto, che il servizio idrico oggi va bene pur tuttavia ci sentiamo ancora in dovere di migliorare sia la qualità che la quantità. Riteniamo opportuno infatti dover estendere la rete anche in zone dislocate ai margini del territorio comunale e ciò per poter servire all'incirca oltre 200 famiglie. C'è inoltre da realizzare un serbatoio in prossimità dei nuovi pozzi e di potenziare il << sollevamento » della sorgente Callami.
Riteniamo necessario sistemare ed abbellire le va rie sorgenti d'acqua sparse nella nostra campagna anche al fine di richiamare sul posto numerose presenze di turisti. Anche questi progetti sulla scorta di quanto verificatosi, non possono considerarsi dei sogni e nell'arco di qualche anno li faremo diventare una splendida realtà.
(da Il Picchio, aprile 1984)