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Dopo le disponibilità e gli annunci si può passare all’autoconvocazione delle forze politiche che affermano di volere le primarie di coalizione del centrosinistra per stabilirne un Regolamento di attuazione.
Tale sollecitazione proviene da una persona refrattaria a seguire le mode prevalenti e allergico al conformismo dominante e mutevole. A Ceccano, infatti, le primarie costituiscono una necessità e una urgenza per il popolo del centrosinistra, sia per-
Attraverso tale strumento ed il conseguente confronto fra valori, programmi e persone che intendono guidare Ceccano nei prossimi anni sarà possibile verificare gli obiettivi promessi e mancati in questi anni, fare correzioni e proporre alla Città un progetto futuro e la relativa qualità della vita.
Non debbo ricordare, inoltre, che i Ceccanesi hanno assistito inermi a divisioni e contrapposizioni nell’interno della maggioranza che non hanno permesso un per-
Da anni la minoranza critica l’attività amministrativa e solleva questioni di vario tipo. Anche se lo fa in modo disordinato e senza un progetto alternativo, non ho mai letto una risposta convinta e coerente degli uomini che compongono la maggioranza o delle forze politiche che la sostengono. Aldilà delle repliche del consigliere Agostino Ciotoli e del Circolo di Rifondazione Comunista, prevale sempre un silenzio furbo, tattico, volontariamente defilato. A volte penso che il silenzio possa significare una incapacità politica a cogliere vere questioni denunciate e aperte. Altre volte invece mi sembrano espressione di opportunismo, di chi rimane in attesa, non intende prendere posizione perché pronto a cambiare sponda e casacca.
Le primarie che auspico non debbono rappresentare un rito, una finzione, né un concorso fra uomini o donne simpatici o fotogenici ma servire, attraverso una pro-
E’ probabile, anzi temo, che questa mia sollecitazione rimanga inascoltata o, forse, solo con qualche risposta di facciata e che i dirigenti del centrosinistra possano affermare che le mie preoccupazioni siano eccessive, esagerate perché Ceccano è una città di sinistra e che sempre lo sarà.
Attenzione, non è così: in politica non si vive di rendita. Il patrimonio politico ed elettorale acquisito va ogni giorno riconfermato, migliorato, aggiornato rispetto al-
Dopo le ultime elezioni del 2008-
Le primarie servono appunto a bypassare tale maledetta crisi che si riverbera su tutta la coalizione di centrosinistra, la indebolisce, non ne fa fare un necessario balzo in avanti.
Temo che a Ceccano i successi elettorali alle elezioni comunali precedenti possano narcotizzarci. Quello del 2007 in particolar modo. Attenzione, in quella occa-
Oggi non è cosi. Ancor più con l’inevitabile declino di Berlusconi, la destra potrebbe scegliere candidati rassicuranti, non ringhiosi, che non hanno vendette da compiere, non lanciano crociate contro gli infedeli atei e comunisti; persone portatrici di meno ideologia, più disponibilità e cortesia, in grado di farsi capire e di allargare l’area delle alleanze a pezzi di sinistra scontenti e delusi per creare non una coalizione schiettamente di destra ma “ macedonia “, variegata con forte spirito civico.
La mia ipotesi non è bizzarra o fuori dalla realtà perché ha avuto controprove in altri comuni della provincia, proprio in centri “ rossi “, ritenute fortezze inespu-
personali, pessimi dirigenti provinciali e obbedienti responsabili locali con scelte conviviali hanno distrutto un ricco capitale politico accumulato, come a Paliano, per sessantasette anni.
Chi ha fra le forze politiche di centrosinistra più senso di responsabilità, chi non ha paura del confronto con i cittadini, chi vuole allargare l’area de lla partecipa-
Angelino Lofredi
02/07/ 2011